Prima domanda: Quanti cazzo di cadaveri sono usciti dal cimitero che sta dietro alla chiesa?
Frate Tac è piuttosto evasivo. Dice di non ricordare. Dice di non aver contato i Vampi che la precedente cacciatrice ha eliminato. Dice che probabilmente i vampiri rimasti a Tombe non sono molti perché altrimenti non ci sarebbero esseri viventi ancora vivi. Dice un sacco di stronzate.
Seconda domanda, e questa mi frulla in testa da molto tempo: Quanto tempo è vissuta la precedente cacciatrice?
Frate Tac tace. Non lo vuole dire. Questa è già una risposta significativa perché, se fosse campata per anni, allora non avrebbe nulla da nascondere. Mi direbbe «Clà, non ti preoccupare, chi è venuto prima di te ora è in pensione e si gode una bella vita col suo moroso e quattro marmocchi». Invece sta zitto. Per cui vuol dire che probabilmente è sepolta in una delle fosse dietro la chiesa.
Terza domanda: Che cazzo ha voluto dire mia Madre quando ha gridato che non voleva che io provassi le stesse cose che lei aveva provato? Era una cacciatrice pure lei? E se lo era, perché non l'ha preparata? Perché non conosceva Frate Tac? Ci sono altri osservatori? Quant'è grande questa pandemia vampirica? Perché cazzo io non so nulla di nulla, e nessuno mi aiuta a fare chiarezza in tutto questo bordello?
Ho preso Frate Tac per la collottola, anche con una mano sola, e l'ho appeso alla parete. Volevo parlasse. Ma lui è rimasto muto. Il weekend è andato di merda. Dopo la scoperta del covo, ho avvisato Alex che era meglio rimandare, e a Meddy ho detto di non venire. Preferisco avere i miei amici a distanza di sicurezza quando quelle sanguisughe vanno in giro indisturbate per il paese. Sono andato a controllare la piccionaia in pieno giorno, ieri. Era vuota, completamente vuota. Nessuna traccia di bivacchi o robe simili. C'erano solo piccioni che cagavano ovunque. Stanotte, invece, erano di nuovo lì. Devo capire le loro mosse. Non mi pare siano così stupidi come credevo.
Stamattina, invece, per la gioia di carabinieri e becchini, è stata trovata un'auto ribaltata nel bel mezzo della campagna, a circa un chilometro da qui. A bordo c'erano tre ragazzini, probabilmente tornavano a casa dopo una notte brava. Devono aver incontrato i miei amichetti dai denti aguzzi. L'auto era mezza distrutta, e non solo a causa della carambola che l'aveva portata in mezzo a un campo. I tre ragazzi erano morti, e privati del loro sangue. C'eravamo tutti: io, le Dive, Frate Tac, la Preside... questi eventi attirano la curiosità di tutta la comunità... peggio del set di una puntata di CSI.
Ascoltavo Countdown To Extinction quando Lara mi ha avvicinato con uno dei due carabinieri. Mi indicava con l'indice come fossi una strega da bruciare al palo «Eccola! - dice ad alta voce - Da quando è arrivata qui muore qualcuno ogni giorno».
Il caramba mi squadra da capo a piedi e dice «Lei è?», io mi presento e sputo la cicles a terra.
«La deve arrestare...», dice la Diva con soddisfazione. Il carabiniere la guarda, poi si gira verso di me «Conosceva i tre ragazzi?». Faccio cenno di no con la testa. Povero carabiniere, non sa che pesci pigliare, ha sul collo il fiato di Lara e si vede benissimo che vorrebbe essere da un'altra parte. Io, per quanto possa apparirgli strana, non c'entro un emerito cazzo con l'incidente stradale. Ma Lara insiste «Lo sente che musica che ascolta? E' figlia del demonio!». La Diva tenta addirittura di afferrare le cuffie dalle mie orecchie. I Megadeath stanno strillando The Right to Go Insane. Con il braccio sano allontano la stronza da me «Non mi toccare», sibilo.
Il carabiniere si stanca delle nostre liti insignificanti, alza lo sguardo e inquadra Frate Tac e gli sbologna la grana «Può pensare lei a queste due? - chiede - Io devo tornare al mio lavoro».
Frate Tac acconsente di cuore. Io sono ancora incazzata con lui per cui non gli rivolgo neppure un'occhiata. La Diva è incazzata col carabiniere, sbuffa come una locomotiva a vapore. Ci avrebbe goduto parecchio a vedermi in manette... per ora, però, solo Alex ha il diritto di usare le manette su di me, e per ben altri tipi di gioco.
Nel pomeriggio ho disfatto a suon di pugni e calci il pupazzo che uso solitamente per gli allenamenti. Alla fine ho deciso di tenere l'iPod così com'è. I Judas Priest cantano live Screaming for Vengeance. L'iPod rotto mi sarà di monito contro i colpi di testa. Cercherò di pensare prima di menare le mani, ma non posso più concedermi di aspettare il prossimo turno di ronda, o la prossima vittima. Mi sono tolta il gesso. O meglio, l'ho aperto in modo che possa essere sfilato comodamente in caso di necessità. In paese devono credere che mi ci vogliano davvero 40 giorni per guarire completamente. Il braccio è ancora un po' addormentato ma non fa più male. Ho voglia di distruggere il mondo intero. Sono incazzata come una bestia. La gente muore attorno a me e io non faccio nulla. Frate Tac non è d'accordo, ma stanotte scatenerò l'inferno. Con lui o senza di lui, ovviamente. E se tutto andrà male, domani, o al più tardi dopodomani, al Frate toccherà scavare una buca per me.
Non vedo l'ora che Alex arrivi. Il piano è semplice: Andiamo là e gli facciamo il culo, più o meno.
Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.
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