Finalmente è dimostrato che tentare di coprire la merda vecchia con della fresca non porta a nulla di buono. Dopo una giornata di stacco, lontano da scuola, dai vampiri, da Tombe e da tutte le stronzate che lo circondano, annusando da vicino il collo di Alex, ora ricado nella quotidianità odiosa che ho imparato a sopportare in qualità di 'Cacciatrice'.
Durante la mia assenza, ieri, Frate Tac ha scovato due nuove tombe scoperchiate. Il conto dei vampiri liberi di gironzolare per il paese è quindi tornato a quattro. Ho una idea per sistemarli nonostante sia menomata, Alex mi farebbe da complice, assieme ad Angel, ovviamente, sempre che riesca a fargli passare la tremarella. Però contavo di dover affrontare solo due stronzi. E invece sono quattro. Merda! Le parole di Black Serenade non mi consolano di sicuro. Neppure Frate Tac, che preferirebbe non coinvolgere estranei alla battaglia. Ma che vada a fanculo! Mica posso sconfiggere un esercito tutto da sola (per inciso, lui crede di sì!).
Poi ci si mette la fretta. Mica potevano aspettare i quattro vampiri. Oggi la scuola è stata sospesa. Mentre facevamo una noiosissima lezione di Educazione all'affettività (ma che razza di materia del cazzo è? Un'ora alla settimana... si fottano i ministri e i ministeri!) è entrata in classe la Marisa. Sembrava avesse visto un fantasma. La Preside era dietro di lei, con un bel vestito a righe arancioni e verdi, e i soliti occhialini di titanio che non avevano voglia di starsene aggrappati al suo naso. Poco lontano da scuola è stato rinvenuto il cadavere di Linda, seduta sotto un platano, praticamente priva di sangue in corpo.
Linda non era nella mia classe. La ricordo bene, però. Sempre da sola, con gli occhi immersi nei romanzi di Lovecraft. Vestiva pulita, era molto timida e gentile. Ovviamente era presa di mira dalle Dive, in continuazione. Credo di aver scambiato qualche parola con lei solo in poche occasioni. Ascolto Among the Living mentre gli insegnanti ci fanno uscire dalla scuola in ordine sparso. Ovviamente mi dirigo verso il luogo del misfatto. Lei è ancora lì. C'è Frate Tac, che mi lancia un'occhiata e poi torna a pregare per l'anima della ragazza. Ci sono i soliti due carabinieri, una autopattuglia, l'ambulanza con i medici che stanno preparando la barella.
E' un fottuto casino. La piccola Linda sembra ancora più piccola, così succhiata che sembra un tubetto di dentifricio schiacciato. Imitation of Life mi fa da colonna sonora. Gli infermieri la mettono nel sacco senza riuscire a tenerla in posizione. Scivola loro dalle mani per quanto è leggera e gommosa, sembra un burattino a cui hanno tagliato i fili. Mi incazzo. Non riesco a stare lì a guardare. Quei quattro stronzi l'hanno fatta grossa. Va bene che succhino il sangue a qualche pecora, a qualche gallina, magari a qualche Diva, ma a una innocente come Linda... non lo posso permettere!
La sera termina in bellezza. Già ho i maroni che mi frullano come fossero un ventilatore. Le immagini di Linda si proiettano contro la mia retina come se avessi ancora il cadavere davanti a me. Linda e il fantoccio di legno che ho usato come bersaglio nel pomeriggio, durante gli allenamenti con Frate Tac. Entro in casa senza cagare nessuno. Mi accorgo a stento che Padre e Madre sono in casa. E loro non si accorgono di me. Stanno litigando in maniera furibonda. Non li avevo mai visti così. Alla faccia della 'Mulino Bianco Family'. Me ne frego, loro avranno i loro cazzi, io c'ho i miei. Mi fiondo in camera. Chiudo la porta. Alzo il volume dell'iPod. Messaggio ad Alex e Meddy che oggi hanno 'succhiato' una mia compagna di scuola. Tornado of Souls non riesce a coprire le urla dei miei. A un certo punto la voce di mia madre erutta come fosse il Pinatubo «Sta succedendo ancora! - dice - Io non voglio che anche lei debba soffrire le mie stesse pene!». A quel punto tutto tace. Spengo l'iPod. Non ci sono più voci in casa. Apro la porta della camera, scendo le scale in silenzio. Padre e Madre sono ancora in cucina, abbracciati. Madre sta piangendo in silenzio. Che cazzo avrà voluto dire?
Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.
Nessun commento:
Posta un commento