Ieri c'è stata la luna piena. Ero a pezzi. Nel weekend ho lasciato Tombe a sé stessa per andarmene a fanculo sui colli bolognesi. Io, la Ninja, nessun'altro. Ho spento il cellulare. L'iPod alle orecchie a tutto volume. Fade to Black, i Metallica, mi ha condotto fin quasi alla vetta del Cimone. Da lì ho passato tutto il tempo in compagnia dei soliti noti, dagli Slayers, agli Anthrax, fino a un onesto Marylin Manson con il suo nuovo album.
Al ritorno ero più serena. Parcheggiata la moto, ho preso Angel e l'ho portato in giro a pisciare per il paese. Speravo, lo ammetto, di incontrare qualche testa di cazzo succhia sangue. E sono stata esaudita, anche se non è andata come speravo.
L'idea era quella di chiudere la ronda passando da Walmer per un po' di fumo in compagnia. Nei campi ho intravisto un gruppetto di infami. Si muovevano come fossero zombie, non sapevano dove si trovavano, avevano camminato a lungo, ed erano affamati. Quando mi hanno vista si sono subito eccitati. Mi hanno raggiunta in un attimo. Angel ha cominciato ad abbaiare, a mordere, a lottare. Io ho fatto altrettanto.
Avevo la balestra. Ho incoccato una freccia mentre i Megadeath intonavano Go to Hell. Il vampiro più vicino afferra l'arma, comincia a strattonare, mi scappa il dito sul grilletto. La freccia parte e lo passa da parte a parte, attraverso l'occhio sinistro. Il vampiro indietreggia, barcolla, io strappo la freccia e la pianto nel suo cuore. Uno sbuffo di cenere e avanti il prossimo.
Mi afferrano alle spalle. Sono in due.
Vengo sollevata di peso e scagliata contro il tronco di un ulivo. Sento il rumore sordo del tronco contro la mia schiena. Un dolore lancinante mi costringe in ginocchio quando tento di risollevarmi. I due vampiri sono sopra di me. Angel si contorce al suolo come fosse preda di una crisi epilettica. Cazzo! Proprio ora doveva trasformarsi in umano? La luna piena brilla nel cielo. L'aria è limpida. Fa freddo, ma non c'è nebbia. Le nostre grida attraversano tutta la campagna ma non c'è nessuno ad aiutarci. I vampiri mi afferrano per i piedi e mi trascinano lontano dall'albero. Scalcio. Sputo. Quando uno si china per tentare di mordermi gli affondo le dita negl'occhi.
99 ways to Die mi attraversa le orecchie. Un secondo vampiro si avvicina. Apre le mascelle. Io gli infilo dentro entrambe le mani e allargo, allargo, allargo, gli sradico la mascella fino a fratturargli la mandibola. Poi gli do un calcio nello sterno. Crack! Colpisco ancora. Crack! Ancora. Crack! Ancora una volta e Puff! Uno sbuffo di cenere mi ricopre.
Sputo via i resti di vampiro che ho inghiottito. Qualcuno mi afferra per le spalle. Mi solleva di peso. Faccio per ruotare su me stessa per colpire quando mi accordo che è Angel in forma umana. E' nudo come mamma l'ha fatto. Ha i muscoli in tensione e occhi iniettati di sangue. Mi sposta di lato e sferra un dritto sul mento del vampiro che avevo accecato. La testa della bestia collassa. Il corpo scompare in uno sbuffo di cenere.
Lo guardo. Lui sorride. Il terzo vampiro ci osserva intimorito. Raccolgo la balestra e sparo. Lui neppure si sposta. Si lascia attraversare da parte a parte dal dardo, e scompare come i suoi fratelli.
Ce ne sono altri? Pare di no.
Rimaniamo solo io e Angel, la luna piena, il freddo. Lui comincia a tremare. Io lo abbraccio istintivamente. Angry Again parte nelle mie orecchie. Lui mi sfila gli auricolari. Solo due persone al mondo possono farlo senza conseguenze, e sono entrambe morte. Mi sorride e mi stringe. Lo sento baciarmi sul collo. Lo lascio fare. All'improvviso i nervi mi cedono. Improvvisamente mi sento più sola che mai. Lui, Angel, è l'unica cosa che mi è rimasta. Lo stringo. Gli graffio la schiena. Lui mi morde la spalla. Ci baciamo. Ci lasciamo cadere al suolo. La nostra è lotta, amore, sesso. Lui mi prende mi forza. Mi strappa le calze. Io allargo le gambe e lo accolgo tirandolo con violenza dentro di me. Ci rotoliamo. Sbattiamo contro l'ulivo. Gli salgo sopra. Lo cavalco. Ma lui si ribella... mi rivolta... mi prende. Sento scorrere il sangue nelle vene come mai mi era capitato. Tutti i pensieri volano via. La sofferenza scompare. Il dolore scompare. La mia pelle graffiata guarisce sotto le unghie di Angel. Ho lo stomaco che si rimescola come fosse ripieno di farfalle, di pipistrelli, di succhi gastrici in subbuglio. Vengo sollevata, costretta contro l'albero. Presa. La passione sembra inarrestabile. Ho i brividi. Sudo freddo. Le gambe non mi reggono. Afferro i bicipiti di Angel per non cadere. Affondo le mie dita nella sua carne. Lui digrigna i denti, poi mi bacia, mi morde, mi stringe...
Quando ho aperto gli occhi il sole stava sorgendo. I miei abiti erano ridotti a brandelli. Angel, di nuovo cane, era accovacciato accanto a me. L'ho svegliato. Mi ha leccata. Ho riso. Era un freddo bestia. Siamo rientrati a casa in tempo perché Padre e Madre non si accorgessero di nulla. Mi sono lavata, cambiata, e preparata per la scuola.
Durante l'intervallo, ora, tutti mi osservano. Che sentano l'odore del sesso?
Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.
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