martedì 18 settembre 2012

Day 12

«Guerrieri? Giochiamo a fare la guerra?» Ho sempre sognato citare questa frase. E' buio pesto anche se non sono ancora le dieci. Fa freddo, ma il chiodo mi tiene calda a sufficienza. Sono sola davanti al covo dei vampiri. Ho il corpo in tensione. Hate Worldwide mi dà la carica. All'interno c'è del movimento.

Eccoli che escono. Uno, due... sono sette. Sorridono bellamente alla faccia mia. Si guardano attorno, avanzano lentamente. Io sto ferma. Li aspetto. Devo essere sicura che mi seguano quando partirò come una scheggia in direzione della chiesa. Conto fino a dieci. Non esce più nessuno. Bene! Prendo la rincorsa e faccio finta di scappare. 

I vampiri mi osservano, ma non sembrano intenzionati a seguirmi. Merda! Mi fermo e provo di nuovo ad attirare la loro attenzione. Sanno che è una trappola. Ma sono sette contro uno, e quell'uno ha pure un braccio fuori uso. Catatonic mi costringe a fare qualcosa di folle. L'ultima volta che l'ho fatto, ho rischiato la pelle. Torno sui miei passi, mi metto a correre nella direzione dei vampiri, che mi osservano increduli. Sanno che sono impulsiva, per cui aspettano che sia in mezzo a loro senza temere troppo ciò che potrebbe capitargli. E' in questo che spero. Mi infilo in mezzo a loro, colpisco il più vicino, e poi quello accanto, e quello dopo. I tre vampiri volano a terra, ma sono illesi. Ruoto su me stessa e gli altri quattro già mi saltano addosso. Con un calcio spacco il naso a quello che ho di fronte; una volta aperto un varco al loro accerchiamento, fuggo. Questa volta mi vengono dietro come segugi.

Svolto l'angolo. Tombe è microscopico. Ogni volta mi sorprendo un po' di più di quanto sia piccolo. Un vero sputo sul culo del mondo. Il campanile è in vista. Lassù ci sono Alex e Meddy. Se tutto è come da programma, Meddy mi osserva al binocolo, Alex impugna la carabina di suo padre. I vampiri svoltano l'angolo. Io mi fermo e mi giro in modo tale di voltare le spalle al campanile. Sei si fermano, uno prosegue infoiato fino a raggiungermi. Mi prende per il collo, mi solleva come fossi un fuscello. Io lo colpisco con una ginocchiata all'inguine. Incredibile! Questo si piega in due e mi molla. Cado a terra, prendo lo slancio e lo decapito con un calcio in rotazione. Uno sbuffo di cenere e... Ne rimangono solo sei. Alle orecchie parte The Final Six.

I vampi avanzano come fossero un sol uomo. Io li attendo. Quando sono a cinque metri da me strappo il gesso dal braccio. Sorpresa! E' già guarito. Faccio loro cenno di avvicinarsi ancora un poco, poi li sorprendo riprendendo a correre, e scavalcando la siepe che separa il cimitero dalla strada. I vampiri mi seguono. Primo colpo di fucile. Ad Alex ho detto di colpire in testa o al cuore. Il proiettile fa rimbalzare all'indietro la testa del vampiro in avanscoperta. Il corpo cade a terra e comincia a sussultare. Io mi avvicino e lo finisco con 'Pungolo'. Arretro. I vampiri non si fanno intimorire dal fucile. Ormai hanno annusato il mio sangue e lo vogliono.

God Send Death mi avvisa che ne mancano cinque all'appello. Due avanzano appaiati. Alex trasforma in nuvola di cenere un vampo ancora intento a scavalcare la siepe. Io paro un colpo a tradimento del vampiro più vicino, ruoto su me stessa e allontano da me il secondo vampiro. Poi afferro il primo per la testa e lo proietto avanti a me con una capriola. Il corpo del vampiro si infilza nel crocifisso di una tomba e scompare. Polvere alla polvere. Cenere alla cenere. Il secondo non mi dà tregua. Sento un colpo di fucile, ma il proiettile va a vuoto. Sono in quattro, mi circondano. Comincio a parare colpi su colpi. Loro si stringono su di me. Prendo la rincorsa e salto, afferro con le gambe la testa di un vampiro e lo butto al suolo, faccio una capriola e mi trovo nuovamente in campo libero. Il fucile spara nuovamente. Bang! Bang! Due vampiri diventano cenere.

Gran finale! Ne rimangono solo due Bloodline urla nelle mie orecchie. Mi infilo tra i due. Uno mi afferra per la vita. L'altro tenta di tirare la mia testa verso di lui. Io li afferro per la nuca, entrambi, e li tiro verso di me. Arretro di un briciolo e sento uno Tock! forte quanto quello emesso da due mattoni battuti l'uno contro l'altro. Il cranio di entrambi i vampi si frantuma come fosse cristallo. I corpi vaporizzano. Tra le mie mani rimangono le teste. Che schifo! Le lascio cadere e arretro. Queste rotolano fino ad arrestarsi contro una pietra tombale. Vaporizzano in uno sbuffo di cenere. Rest in Peace brutti stronzi!

Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

When September Ends

Stamattina mi sono svegliata con questo brano dei Green Day... E' davvero inquietante quando certe canzoni azzeccano precisamente i desideri di chi le ascolta, specie se arrivano casualmente, e non si sono cercate in alcun modo.




lunedì 17 settembre 2012

Day 11

Prima domanda: Quanti cazzo di cadaveri sono usciti dal cimitero che sta dietro alla chiesa?
Frate Tac è piuttosto evasivo. Dice di non ricordare. Dice di non aver contato i Vampi che la precedente cacciatrice ha eliminato. Dice che probabilmente i vampiri rimasti a Tombe non sono molti perché altrimenti non ci sarebbero esseri viventi ancora vivi. Dice un sacco di stronzate.

Seconda domanda, e questa mi frulla in testa da molto tempo: Quanto tempo è vissuta la precedente cacciatrice?
Frate Tac tace. Non lo vuole dire. Questa è già una risposta significativa perché, se fosse campata per anni, allora non avrebbe nulla da nascondere. Mi direbbe «Clà, non ti preoccupare, chi è venuto prima di te ora è in pensione e si gode una bella vita col suo moroso e quattro marmocchi». Invece sta zitto. Per cui vuol dire che probabilmente è sepolta in una delle fosse dietro la chiesa.

Terza domanda: Che cazzo ha voluto dire mia Madre quando ha gridato che non voleva che io provassi le stesse cose che lei aveva provato? Era una cacciatrice pure lei? E se lo era, perché non l'ha preparata? Perché non conosceva Frate Tac? Ci sono altri osservatori? Quant'è grande questa pandemia vampirica? Perché cazzo io non so nulla di nulla, e nessuno mi aiuta a fare chiarezza in tutto questo bordello?

Ho preso Frate Tac per la collottola, anche con una mano sola, e l'ho appeso alla parete. Volevo parlasse. Ma lui è rimasto muto. Il weekend è andato di merda. Dopo la scoperta del covo, ho avvisato Alex che era meglio rimandare, e a Meddy ho detto di non venire. Preferisco avere i miei amici a distanza di sicurezza quando quelle sanguisughe vanno in giro indisturbate per il paese. Sono andato a controllare la piccionaia in pieno giorno, ieri. Era vuota, completamente vuota. Nessuna traccia di bivacchi o robe simili. C'erano solo piccioni che cagavano ovunque. Stanotte, invece, erano di nuovo lì. Devo capire le loro mosse. Non mi pare siano così stupidi come credevo.

Stamattina, invece, per la gioia di carabinieri e becchini, è stata trovata un'auto ribaltata nel bel mezzo della campagna, a circa un chilometro da qui. A bordo c'erano tre ragazzini, probabilmente tornavano a casa dopo una notte brava. Devono aver incontrato i miei amichetti dai denti aguzzi. L'auto era mezza distrutta, e non solo a causa della carambola che l'aveva portata in mezzo a un campo. I tre ragazzi erano morti, e privati del loro sangue. C'eravamo tutti: io, le Dive, Frate Tac, la Preside... questi eventi attirano la curiosità di tutta la comunità... peggio del set di una puntata di CSI.

Ascoltavo Countdown To Extinction quando Lara mi ha avvicinato con uno dei due carabinieri. Mi indicava con l'indice come fossi una strega da bruciare al palo «Eccola! - dice ad alta voce - Da quando è arrivata qui muore qualcuno ogni giorno».
Il caramba mi squadra da capo a piedi e dice «Lei è?», io mi presento e sputo la cicles a terra. 
«La deve arrestare...», dice la Diva con soddisfazione. Il carabiniere la guarda, poi si gira verso di me «Conosceva i tre ragazzi?». Faccio cenno di no con la testa. Povero carabiniere, non sa che pesci pigliare, ha sul collo il fiato di Lara e si vede benissimo che vorrebbe essere da un'altra parte. Io, per quanto possa apparirgli strana, non c'entro un emerito cazzo con l'incidente stradale. Ma Lara insiste «Lo sente che musica che ascolta? E' figlia del demonio!». La Diva tenta addirittura di afferrare le cuffie dalle mie orecchie. I Megadeath stanno strillando The Right to Go Insane. Con il braccio sano allontano la stronza da me «Non mi toccare», sibilo.
Il carabiniere si stanca delle nostre liti insignificanti, alza lo sguardo e inquadra Frate Tac e gli sbologna la grana «Può pensare lei a queste due? - chiede - Io devo tornare al mio lavoro».
Frate Tac acconsente di cuore. Io sono ancora incazzata con lui per cui non gli rivolgo neppure un'occhiata. La Diva è incazzata col carabiniere, sbuffa come una locomotiva a vapore. Ci avrebbe goduto parecchio a vedermi in manette... per ora, però, solo Alex ha il diritto di usare le manette su di me, e per ben altri tipi di gioco.

Nel pomeriggio ho disfatto a suon di pugni e calci il pupazzo che uso solitamente per gli allenamenti. Alla fine ho deciso di tenere l'iPod così com'è. I Judas Priest cantano live Screaming for Vengeance. L'iPod rotto mi sarà di monito contro i colpi di testa. Cercherò di pensare prima di menare le mani, ma non posso più concedermi di aspettare il prossimo turno di ronda, o la prossima vittima. Mi sono tolta il gesso. O meglio, l'ho aperto in modo che possa essere sfilato comodamente in caso di necessità. In paese devono credere che mi ci vogliano davvero 40 giorni per guarire completamente. Il braccio è ancora un po' addormentato ma non fa più male. Ho voglia di distruggere il mondo intero. Sono incazzata come una bestia. La gente muore attorno a me e io non faccio nulla. Frate Tac non è d'accordo, ma stanotte scatenerò l'inferno. Con lui o senza di lui, ovviamente. E se tutto andrà male, domani, o al più tardi dopodomani, al Frate toccherà scavare una buca per me.

Non vedo l'ora che Alex arrivi. Il piano è semplice: Andiamo là e gli facciamo il culo, più o meno.


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.