martedì 16 ottobre 2012

Day 21

Piove che viene giù l'inferno! L'Italia è stata raggiunta dall'ennesima tempesta con nome apocalittico. Questa è Cleopatra. Ha affogato Napoli, e passata per Roma in cerca del suo Antonio, e ora si trova da queste parti. 

Alle orecchie ho Cult, l'iPod è tornato alle origini con gli Slayer. E' l'intervallo. Continuo a pensare a quanto mi ha detto Frate Tac. Mi son messa pure a guardare Buffy, nella speranza di capirci qualcosa. Lui, il prete, dice che devo arrivarci da sola. Ma che cazzo! Non è mica Chi vuol essere Milionario questa storia. Se sa tutto, perché non parla? Che si fotta pure lui e il crocifisso che ha al collo. Devo morire? Allora morirò!

Tommy ha pure le sue rogne da risolvere. Oggi non abbiamo neppure scambiato una parola. Ogni cinque minuti è assalito dai giocatori della sua squadra, dai fan, dai supporter, e da una sfilza di coglioni che scommette sulle partite di calcio. Ha mollato lo sport per dedicarsi interamente alla caccia ai vampiri. «Deve allenarsi - dice - perché è giù di forma!». E' l'approccio giusto per non morire sin dal primo scontro. Già l'esplorazione del tunnel sotto la Torre lo ha fatto pisciare sotto. E' meglio che sappia il fatto suo quando ci sarà da menare le mani... e ho la sensazione che avverrà molto presto.

Hell Awaits cade a fagiolo! Non faccio che pensare a quel dannato albero. Ogni pomeriggio è diventato tappa fissa. Ci giro attorno, studio le sue radici, dialogo con i Corvi. Quei loro occhietti lucidi e famelici me li rende simpatici. Ce ne sono tre che si avvicinano sempre quando mi vedono. Io li chiamo Chiara, Mara e Lara, proprio come le Dive. Spero solo siano delle femmine, altrimenti potrei dar loro grossi problemi psicologici. Ma sono Corvi, immagino che per loro sarebbe uguale se li chiamassi Uno, Due e Tre.
Sono convinta che uno di quei passaggi che abbiamo trovato conduca proprio sotto l'albero. Mi sto organizzando per una spedizione. Però ho bisogno di assistenza. Ho chiesto a Tommy. Alex si è subito incazzato, per cui ho mediato con «Venite tutti e due, allora», per lo meno ho evitato che si cavassero gli occhi a vicenda. Maschi... il testosterone è il loro difetto peggiore. 
Si è aggregata pure Meddy. Lei vuole registrare tutto per i posteri. Il video su youtube che mostra l'allenamento tra me, Alex e Tommy ha avuto quasi un milione di contatti. Meddy è in fibrillazione. Dice che potrebbe farci parecchi soldoni con questo 'mestiere'. 

Insomma... prima del prossimo weekend non se ne fa nulla. 

Adoro la pioggia. La vedo battere contro i vetri della classe. Sembra voglia entrare. Master of Puppets l'accompagna. Quando ascolto i Metallica è sempre presagio di sventura. Ed eccola che arriva.

Si apre la porta. E' la preside. Mi chiama. Devo seguirla. Tutti mi guardano. L'unico preoccupato è Tommy. Gli altri sorridono sotto i baffi, anche le tre Dive, ma non diteglielo, a loro, che si vedono i loro baffetti biondi sotto il naso.


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

sabato 13 ottobre 2012

Day 20

Sabato pomeriggio. I Godsmack mi dedicano I Stand Alone. In canonica ci sono Alex e Tommy che se le dànno di santa ragione. Non stanno litigando, si allenano a vicenda per affrontare i vampiri. Meddy è appollaiata in cima a una scansia e li filma col cellulare. Quella ragazza diventerà una grande regista, o una barbona, a seconda dell'impatto che le sue pellicole avranno col pubblico.
Io sono 'di là', ovvero in uno stanzino dove solitamente può entrare solo Frate Tac. E' ricolmo di libri antichi, ammuffiti, e macchiati di sangue. E' la sua Vampiropedia, credo.

Sono seduta su una vecchia (e cigolante) sedia a dondolo.
Lui è allo scrittoio. Davanti a sé ha un volume spesso come le mie cosce. Lo osservo. Deve dirmi qualcosa, ma non trova le parole.

Alza lo sguardo e mi sussurra «Puoi toglierti le cuffie per un momento?». La sua espressione mi convince a fare ciò che mi chiede. Frate Tac annuisce e abbassa di nuovo gli occhi sul libro.

Attendo ancora qualche minuto, poi sbotto «Quindi?», sul display dell'iPod è in attesa I always Knew dei Vaccines. Roba un po' diversa dal solito, lo ammetto.

«Ho trovato il modo di chiudere la porta dell'inferno», dice.
Sorrido, esulto «Era ora»
«Io non esulterei».
Lo guardo. Lui chiude il libro e mi fissa come se avesse davanti a sé uno spettro. Oddio... forse è davvero così. Dice «Per chiudere la porta, una volta perduto l'albero dei corvi, ci vuole il sangue della cacciatrice».
Deglutisco «Qualche goccia, vero?». Lui fa un cenno negativo «Quanto?».
«Tutto».
Mi mostra una iconografia. Una donna stilizzata è legata su una sorta di ruota e sollevata a mezz'aria sopra un foro da cui escono tentacoli, mostri e quant'altro. La donna ha l'addome aperto come fosse stata sottoposta a una autopsia. Perde sangue. Si vede che è morta. Il sangue cade nel foro e i demoni sembrano in agonia. Mi lascio cadere sulla sedia, che quasi si ribalta completamente.
«Sapevo che non poteva esserci un lieto fine».
«Mi spiace».

Rimaniamo in silenzio per qualche minuto. Sembra un tempo lunghissimo. Poi Padre Vincenzo riprende a parlare «In America, qualche anno fa, è stata chiusa un'altra porta dell'inferno».
Punto lo sguardo verso il prete. Lui continua «La cittadina è andata completamente distrutta. La cacciatrice, all'epoca, si salvò perché fu un'anima pura a sacrificarsi per lei - dice - un vampiro innamorato di lei».
Mi sento presa per il culo. Conosco la trama. E' il finale di Buffy. A che cazzo di gioco sta giocando? Sto per urlargli in faccia qualcuna delle mie parole migliori quando lui mi stoppa «Non ti sto prendendo in giro. E' successo davvero. Il telefilm ha copiato da vere legende, da storie che si sono tramandate da osservatore a osservatore, e che probabilmente sono diventate di dominio pubblico».

Torno a sedermi. Dove cazzo lo trovo un vampiro che si innamori di me? Tommy può andare bene? Potrei farlo mordere da una di quelle bestie e... Ma che stronzata del cazzo! Sono condannata.

Frate Tac va avanti «C'è una speranza - dice - ma non sono io che posso rivelartela». Di bene in meglio. Ora mi toccano pure i quiz «Dovrai scoprirla da sola...», conclude il prete.

Lo lascio solo ai suoi pensieri. Vado in canonica e guardo i miei due maschioni sudati e pieni di lividi. Meddy mi inquadra immediatamente. Io li squadro uno per uno e poi dico «Chi vuole battersi con me?»


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

venerdì 12 ottobre 2012

Night 7

Riesco a scrivere solo ora, intervallo scolastico tanto desolante quanto la somma dei cervelli delle Dive messi assieme. Come avevo preannunciato qualche giorno fa, sono finalmente riuscita a tornare alla Torre. 
Ho caricato Tommy sullo Scarabeo e mi sono fiondata nella campagna al di là del cavalcavia. Abbiamo parcheggiato di fianco alla struttura carbonizzata. 

La muratura ha retto alle fiamme, per quanto sia nera come la tana di... lasciamo perdere. Porta e strutture in legno sono scomparse, compreso il pavimento, e la botola che conduce nell'antro che Meddy e Alex hanno trovato durante la loro scorreria. Madhouse degli Anthrax ha fatto da colonna sonora al nostro ingresso nella Torre.

Ci siamo calati nell'antro dei vampiri. Un buio pesto ci ha accolto quasi fossimo nell'Abisso del Bifurto. Accese le torce, abbiamo sondato il terreno, che ovviamente si è presentato ricolmo di ossa umane carbonizzate. In un anfratto si nascondeva un passaggio, una sorta di tunnel. L'ha scorto per primo Tommy, me l'ha indicato, e ha tentato di infilarsi senza attendere che io facessi da cavia. Preso per la collottola, Tommy è tornato al suo posto, guardaspalle in retrovia. I Pantera nelle orecchie con Walk, la torcia puntata nel nulla, la balestra sulle spalle, ci siamo infilati in quel budello puzzolente.

Neanche il tempo di fare dieci metri che mi sono trovata di fronte un vampiro dall'alito pestilenziale. Era a un centimetro dal mio naso, mi sputava saliva addosso mentre urlava affamato. Era pelle e ossa, il poverino. Forse era scampato al rogo, ma vi assicuro che non è scampato a me. Gli ho piantato la torcia nel cuore e ho lasciato che divenisse polvere attorno al fascio luminoso che non ha mai smesso di illuminare davanti ai miei piedi.

Proseguiamo. L'aria è quasi irrespirabile. Tommy mi sta tanto attaccato al culo che Alex potrebbe averne a male. Gli suggerisco di controllare alle nostre spalle, non si sa mai che i vampiri riescano ad aggirarci attraverso qualche passaggio che non abbiamo notato. Lui fa un balzo come se fosse femmina e avesse visto un topo tra le sue cafénoir nere. Ovviamente Tommy non ha delle cafénoir, ha delle banalissime Vans nere che hanno visto giornate migliori di questa.

Alle nostre spalle non c'è nessuno. 

Il tempo scorre veloce. Controllo l'orologio. La musica tormenta i miei pensieri mentre la lancetta dei minuti ha già segnato il trascorrere di un'ora. Dove cazzo stiamo andando? Tommy mi suggerisce di tornare indietro e recuperare qualche attrezzo supplementare. L'idea non è sbagliata. Ma sono curiosa. Roots Bloody Roots dei Sepultura alle orecchie mi convince ad andare avanti.

Camminiamo altri venti minuti, poi raggiungo uno slargo. Ci sono altri tre passaggi. Nord, Sud, Ovest... Est? Non so neppure da dove arriviamo, figurati come posso capire dove andare. La storia si fa complicata. Siamo in un labirinto e non abbiamo strumenti per orientarci. Forse è meglio tornare indietro. Forse. Oppure possiamo arrampicarci per la quarta via, ovvero una scala metallica piantata nel cemento che sale, spero, fino in superficie.

Mi arrampico fino a una botola. Alle orecchie ho Cemetery Gates. Merda! Quando apro la botola mi trovo proprio a fianco della fontanella del cimitero dietro la chiesa. Ma com'è possibile? Neppure Tommy si capacita di questa scoperta. L'unica cosa che sappiamo entrambi è che dobbiamo tornare indietro a recuperare la moto, e di voglia non se ne vede neanche mezza!


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.