lunedì 8 ottobre 2012

Day 19

Giorno di merda per tanti motivi. Il primo è di sicuro il tanfo che arriva dai campi circostanti. Fanculo l'agricoltura biologica e tutti i contadini (tranne Walmer) che sono tornati al letame, e a tutte le stronzate biologiche puzzolenti, per concimare i campi. Il secondo motivo è la distanza siderale che si è generata tra me e Tommy dopo la figura di merda che ho fatto ieri. Il terzo lo capirete tra poco.

Eyes of the Insane ha inaugurato la giornata. Ho cercato di far volare le ore ma inglese, italiano, e matematica non erano d'accordo con me. Senza contare il cicaleggio osceno delle Dive, improvvisamente allegre dopo l'essersi accorte che il loro tranello aveva avuto successo. Già! Avevano chiesto a Tommy di raggiungerle all'albero dei corvi. Lui, ignaro, aveva assistito a una bella recita che aveva spinto me, vittima sacrificale, a dire parole che non pensavo realmente, ma che pronunciavo per ferire l'orgoglio di quelle tre galline.
E invece la gallina sono stata io a cadere nella loro trappola.

Interrogazione d'inglese. Blood Red alle orecchie. Yes Ma'am. Music is part of my soul exactly the same my iPod's headphones are part of my ears.

Interrogazione d'italiano. Skeletons of Society. «Sempre caro mi fu quest’ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l’eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare». Leopardi, di sicuro, era un Osservatore.

Compito di matematica. Dead skin Mask. La mia pelle, il mio cervello, le equazioni, i numeri, i vampiri. Gli occhi fuggono oltre la finestra, dove il mio Scarabeo, parcheggiato in bella vista, mi attende. Santa Meddy che ha convinto/corrotto il parentado a liberare il mio mezzo dalle catene.

Allenamento da Frate Tac. War Ensemble è nelle mie orecchie quando arrivo alla canonica, e trovo il prete che discute animatamente con Tommy. Entro. Silenzio totale. «Che cazzo succede?». Tommy si gira verso di me e dice «Io non sono uno sbarbatello!». Strano Deja-vù il mio!
Padre Vincenzo aggiunge «Vuole farti da spalla quando combatti i vampiri».
«Ma sei scemo?», grido in faccia a Tommy «Tempo mezz'ora e tu sei morto, e io pure perché mi tocca badare alle tue stronzate da macho imbecille pieno di amor proprio e con l'orgoglio ferito».
Lui non parla. Si mette in guardia. 

Tutti sanno che Tommy è cintura nera di Judo.

Io guardo Frate Tac e penso "Che faccio? Lo mando all'ospedale così non rompe più i coglioni?". Il prete annuisce, ma nei suoi occhi leggo anche "Vacci piano, non ammazzarlo!". Sorrido e mi metto in guardia.

Tommy mi fa un gesto per indurmi a combattere. Lascio cadere lo zaino a terra. E senza che lui neppure se ne accorga, gli faccio una spazzata che lo fa cadere al suolo.

«Lesson One: - dico - I vampiri sono molto veloci, estremamente veloci. Non contare solo sulla tua vista». Porgo la mano e lo tiro su da terra.

Tommy si mette in guardia e mi lancia uno sguardo determinato. Attacca per primo. Parte Seasons in the Abiss. Paro i colpi che mi arrivano a destra, poi a sinistra. Blocco un suo calcio in rotazione. Lo sollevo di peso e lo lancio contro la parete alle mie spalle.

«Lesson Two: - dico - Puoi essere abile quanto ti pare nelle arti marziali. Tu non sei Chuck Norris. Loro sì».

Tommy si risolleva da terra. Mandatory Suicide mi graffia mentre lui si mette in guardia. Ha il respiro affaticato. Temo di avergli incrinato qualche costola. Zoppica pure un pochino. Mi fa cenno di attaccare. Io gli volto le spalle. Prendo una balestra dalla rastrelliera e gliela lancio. Lui la prende al volo e mi guarda con occhi interrogativi.

«Lesson Three: - dico sorridendo - Se non li puoi battere a mani nude, usa delle armi».

Lui sorride «Cosa devo fare?».
«Tre centri e vinci la bambolina - gli indico il bersaglio a non più di cinque metri da lui - Abituati a fare tiri ravvicinati. I vampiri sono tanto veloci che nel tempo che impieghi a mirare, loro hanno già fatto 100 metri di corsa e ti sono già col fiato sul collo».
Lui annuisce. Fa tre centri senza neppure battere ciglio. Cazzo! E' in gamba con la balestra. Killing Fields conclude lo scontro. 

«Lesson Four: - dico seriamente - Mai prendere rischi inutili».

Lui annuisce. Io allungo la destra «Benvenuto a bordo». Frate Tac scuote la testa ma sa di non poterci fare nulla. «Ora, prima di cominciare a fare sul serio - concludo - devi dare a Padre Vincenzo 500 euro per la tua eventuale sepoltura».
Tommy mi guarda con gli occhi spalancati.
Io e Frate Tac scoppiamo a ridere sonoramente. Lui ci guarda, rasserenato, ma mica tanto convinto.



Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

domenica 7 ottobre 2012

Day 18

Scontro tra titani! Come nel film omonimo le Dive mi hanno affrontato viso a viso, questa domenica. Mi son vista da sola (per modo di dire) contro le tre tiranne, nel bel mezzo del campo di Walmer. Io stavo fumando in santa pace pensando alla notte precedente, passata tra le coperte in compagnia di Alex. Meddy se n'era andata da poco, assieme ad Alex, giurando di essere di ritorno entro sera con il mio scooter. Avrei potuto andarci io, nonostante sia ancora in una sorta di pseudo punizione imposta da Padre e Madre, ma alla fine mi sono lasciata convincere, e invece di andare in città con loro, ho portato Angel a cazzeggiare qui in mezzo ai corvi, il grano, un albero morente, e la porta dell'inferno che palpita dal desiderio di spalancarsi.

Le tre Dive sono apparse nel bel mezzo di Poison, di Alice Cooper. «Tommy lo devi lasciare stare», lo dicono in coro, Lara, Mara e Chiara. A me scappa una risatina e quasi mi affogo nel fumo. Angel abbaia preoccupato. I corvi gracchiano. Le Dive si guardano attorno e si rendono conto di trovarsi in un luogo maledetto da Dio e dagli studenti cool di Tombe.
«Tommy lo devi lasciare stare», ripetono meno convinte.
Annuisco «E' Tommy che dovrebbe lasciar stare me», ribatto.
Lara si fa avanti e mi strappa la canna dalle dita, la butta a terra e tenta di spegnerla con quel suo piedino da fighetta. Quasi manda a fuoco l'intero campo (secco) di Walmer. Io balzo giù dalla radice su cui mi ero accucciata e spengo l'incendio con l'anfibio.
«Quindi?».
Lei mi guarda. Chiara attacca «Tommy è roba nostra».
«A lui non frega un cazzo di voi!». Ma che diavolo faccio? Litigo con tre sceme per un maschio che neppure mi interessa?
«Stronzate!», ringhia Mara.
«Caspita! - esclamo stupidamente - Conoscete anche le parolacce».
«Sta lontana da Tommy, capito?», di nuovo Lara. Il suo naso è a due centimetri dai miei occhi. Quanto vorrei fargli la plastica facciale senza anestesia... ma non posso "Solo i vampiri - penso tra me e me - Solo i vampiri".
Sputo sulle sue Jimmy Choo e ribatto «Non è colpa mia se me lo trovo sempre tra le palle - dico - tra le altre cose tutta questa faccenda sta pure sui maroni di Alex, ma lui è un signore, e sa che io non lo tradirei mai per uno sbarbatello come Tommy».
«Tommy non è uno sbarbatello!», ribattono tutte e tre in coro. Hanno ragione. Tommy non lo è. Ma Alex lo crede, ed è meglio che continui a crederlo. Got to Hell mi fa quasi saltare dalla sorpresa.
«Levatevi dai coglioni», ringhio.
Loro si irrigidiscono.
Faccio un passo avanti. Loro uno indietro. Perfect inizia. Alle spalle delle ragazze ci sono due ombre che avanzano. Che ore sono? Le cinque? Le sei? Sta facendo buio. Qualcuno sghignazza. Merda!
«Levatevi di torno...», ribadisco.
«Altrimenti?».
«Altrimenti vi facciamo la bua...», la voce è stridula, e proviene da dietro alla Dive.
Con un gesto energico faccio da parte le stupide galline e mi preparo ad affrontare il pericolo. Sono in due. Con me ho solo Pungolo. Cosa farebbe Buffy nei miei panni? Direbbe una battuta del cazzo e poi li trafiggerebbe dopo un paio di evoluzioni imbecilli. Io, invece?
«Welcome to the Jungle, stronzi!», dico avanzando verso di loro. La citazione dei Guns piace. Anche loro avanzano. Le Dive strillano come oche alle mie spalle. Il primo vampiro si fa avanti velocissimo. Schivo al pelo un suo diretto sul mio naso. Lo colpisco allo stomaco con Pungolo, lui si piega in due per il dolore. Gli afferro la testa di cazzo e la ruoto di 180 gradi. La svito dal suo collo. E improvvisamente mi ritrovo coperta di cenere. 
Il secondo non mi dà tregua. Mi strappa l'iPod dalle orecchie. Non l'avesse mai fatto... Con una sforbiciata lo stendo prima che riesca ad afferrarmi. Lui vola a qualche metro da me. Non attendo neppure che tocchi il suolo. Corro verso di lui, lo colpisco alla laringe mentre ancora è in volo. Il suo corpo sembra aver sviluppato doti aerodinamiche nascoste. Fluttua nell'aria per qualche secondo, sembra una libellula, ma poi piomba al suolo come qualunque stronzo sovrappeso. Con l'anfibio gli schiaccio quel che gli rimane del collo. Schiaccio. Cenere. Fine.

Mi volto verso le Dive. Son già lontane che corrono gridando. C'è però qualcun'altro che mi osserva. E' Tommy. Dice solo una frase «Io non sono uno sbarbatello!», poi si volta e se ne va da dove era venuto. 

Lo guardo andare via e ho un groppo in gola che metà bastava. Cazzo se mi sento male. Non avrebbe dovuto sentire quelle parole... Cazzo! Cazzo! Cazzo!


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

venerdì 5 ottobre 2012

Day 17

Frate Tac dev'essere matto! Quando mai si è sentito parlare di un compito in classe durante l'ora di religione? Eppure è così. E l'ha fatto pure a sorpresa. 
Oggi si è presentato in classe mostrando la sua miglior "faccia come il culo". Teneva in grembo i suoi adorati test, e dopo l'appello si è messo diligentemente a distribuire. Uno a te, uno a te, uno a te... questo è tuo Clara... uno a te, uno a te, uno a te... quando mi ha consegnato il test mi si sono strabuzzati gli occhi. E' davvero matto!

Avrei dovuto scattargli una foto col cellulare, ma sarebbe risultato sospetto, non credete anche voi? Io non so cosa gli sia passato per la testa, a quel prete, però il foglio che avevo davanti era persino scritto con un font gotico. Assurdo. Geniale!

Per l'occasione l'iPod mi ha mandato qualche brano dei Black Sabbath. Never Say Die mi ha introdotto alla prima domanda.

  • Lo strumento più efficace per uccidere un Vampiro?
    1. paletto di legno;
    2. balestra;
    3. mani nude.
  • I punti vulnerabili di un Vampiro?
    1. Testa e cuore;
    2. Articolazioni;
    3. Parti intime.
Queste sono le prime domande, con le risposte (spero azzeccate, il risultato ci verrà dato alla prossima lezione di religione). Sono banalotte, vero? Però bisogna riflettere prima di rispondere, ho una discreta esperienza nell'uccidere i vampiri, ma non sono Cacciatrice da molto tempo, potrebbero esserci dei tranelli nascosti. Nel frattempo arriva Paranoid.
    • I Vampiri sono sensibili alla luce del Sole?
      1. Si;
      2. No;
      3. Solo parzialmente.
    • I Crocefissi servono a tenere lontani i Vampiri?
      1. Si;
      2. No;
      3. Solo se li si pianta nel cuore del Vampiro.
    Ed ecco le ultime due, quelle più interessanti. Heaven and Hell giunge proprio al momento giusto.
    • I Vampiri sono demoni?
      1. Si;
      2. No, sono mutazioni provenienti dal genere umano. Il fenomeno del vampirismo si sviluppa a causa di una mutazione cerebrale;
      3. No, il vampiro si genera con l'infezione dovuta a particolari organismi (virus, batteri, etc) con cui l'uomo entra in contatto a causa del morso di un vampiro già maturo.
    • I Vampiri hanno uno scopo? (rispondere liberamente)
      • Sì, per quanto ancora non l'abbia compreso del tutto. Si stanno radunando attorno alla 'Porta dell'Inferno' in attesa che si liberi 'il Primo'. Quali progetti abbia il Primo mi è ancora ignoto.

    Mi domando quali domande abbia fatto al resto della classe. Sai che risate se si fosse sbagliato a distribuire i test? Mi sarei davvero ribaltata sulla sedia dal ridere. Peccato che non sia successo.



    Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.