martedì 18 dicembre 2012

Day 32

Ormai manca poco. Anche oggi mi sono estraniata dal gruppo. Loro stanno pianificando ogni cosa. Equipaggiamenti, strategie, armi... cazzate immense. Non sappiamo neppure contro quanti vampiri dovremo scontrarci. Non sappiamo se le nostre armi serviranno a qualcosa. Non sappiamo se il Primo sarà presente, o se osserverà lo scontro da lontano. Sappiamo solo che il campo di battaglia sarà attorno alle ceneri dell'Albero dei Corvi. E' lì che tutto ha avuto inizio. E' lì che deve finire. Ah... c'è pure un'altra cosa che sappiamo: Che io devo morire sgozzata come un maiale per poter chiudere quella cazzo di porta dell'inferno.

E visto che devo morire, che mi frega di tutto il resto? Il mio piano ce l'ho ben presente. Metto su gli Slayers. Indosso Anello e Lama Arrugginita. Avanzo tra i vampiri spezzando colli e polverizzando corpi. Arrivo tra le radici dell'albero. Mi taglio la gola da orecchio a orecchio, e game over. Saranno gli altri a vedere che succede.

E visto che mi mancano pochi giorni da vivere, ho fatto il pieno alla Ninja di Alex e me ne vado dove cazzo mi pare. Frate Tac non ha voce in capitolo. Madre e Padre men che meno. Sapevano tutto e sono stati zitti come cadaveri ammuffiti. Tommy e Maddy, negl'ultimi tempi son più interessati a cosa hanno nei rispettivi calzoni che alla vita degli amici. Angel, povero lui, diventa umano solo ogni 28 giorni, e non può far altro che abbaiare, leccarmi, fare gli occhioni, e scodinzolare.
Cazzo quanto mi manca Alex.

Oggi sono stata su al Cimone. La montagna riesce ancora a rasserenarmi. Inspiro e espiro aria buona, tutto sembra al posto giusto. Lassù non ci sono vampiri, mostri... al massimo, visto il periodo, c'è qualche sciatore che butta denaro facendo su e giù per le piste innevate di fresco. L'aria era pungente, da neve. Chissà se potrò vedere una bella nevicata prima di morire... forse neppure questo mi è concesso.

Quando sono tornata a casa avevo Madre e Padre sulla soglia, preoccupati. Ho riso loro in faccia. Sono stronza ma non sento di esserlo veramente. Cosa hanno fatto loro, per me, in tutti questi anni? Potevano prepararmi al mio destino, e invece hanno fatto finta di niente, mi hanno persino ignorata. Quando siamo tornati da Londra avrei potuto rimanere là che loro neppure se ne sarebbero accorti da gran che erano concentrati sulle loro vite. E adesso pretendono di recuperare tutto con qualche coccola, l'album dei ricordi, una strega che mi parla nella testa ogni dieci minuti, e un ciclope di cui ancora non ho capito il ruolo? E figurati se mi metto ad ascoltare i consigli di due osservatori attempati. Ma dove cazzo erano, loro, quando io avevo bisogno?
Si fottano tutti quanti.

"Lo so! Lo so, voce del cazzo! Non sono sola", è l'amica di mia madre, mi parla pure ora. Dice che lei sente la natura, ha fiducia in me, e non mi lascerà cadere nell'abisso da sola "Fatti sgozzare tu al posto mio". Sorrido. La sua risposta è ovvia, non è il suo compito. Lei è qui per prepararmi psicologicamente... ecco, dopo un osservatore prete, mi ci voleva il confessore strega. Dio che voglia di spaccare tutto quanto!

Mi sono rotta di scrivere su questo blog. Metto su gli Slipknot, Psychosocial è il brano giusto per staccare la spina.


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

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