venerdì 21 dicembre 2012

Night 12

Sono le quattro e mezza del mattino. Ovviamente non riesco a dormire. Frate Tac ha preparato assieme agl'altri cervelloni un piano di battaglia. Io mi domando che razza di piano di battaglia si possa preparare in questa situazione... perdonatemi... del cazzo!
Loro dovranno solo 'intrattenere' i vampiri mentre io andrò alle radici abbrustolite dell'albero dei Corvi per sgozzarmi con la lama arrugginita. Mi guardo allo specchio, con un intimo improponibile ai minori, le gambe secche, le braccia insulse, un fisico da tavola da surf, sodo, con muscoli ben torniti ma non esuberanti. Potrei fare la modella. Dicono che ho un volto significativo... dicono... ma chi cazzo è che lo dice davvero? So che piacevo ad Alex, che piacevo a Jake, che piaccio ad Angel e... forse anche a Tommy. Ma al resto del mondo faccio ribrezzo!

Non so cosa mettermi. Dovrei passare da Marisa per farmi i capelli? Già! Anche lei è diventata una vampira del Primo.

Ho rivoltato l'armadio. Tutta la roba è sparsa sul pavimento, sul letto. La calpesto mentre osservo quegli insulsi indumenti. Se fuori non facesse meno tre gradi, uscirei così come sono. Con un perizoma color carne e un reggiseno a pois che mi ha regalato Meddy al mio quindicesimo compleanno.
Scelgo la tuta da motociclista di Alex. Non l'avevo mai indossata prima. Ha ancora il suo odore. E' scura come la notte, con cuciture verdi, proprio come la Ninja. Io e Alex avevamo più o meno la stessa corporatura. Mi calza a pennello.
Mi guardo allo specchio. Io non riesco più ad aspettare.

Infilo gli anfibi. Ora esco e vado al campo. So perfettamente che loro sono già là ad aspettarmi. Li sento. Mi chiamano. Non ha senso che metta in pericolo i miei unici amici. Li affronterò da sola. Tanto che possono farmi di male? Uccidermi?

Se tutto andrà come deve andare non scriverò mai più su questo blog. Se tutto andrà come deve andare io morirò e il mondo sarà salvo. Però non dimenticatevi di queste pagine. Sono la mia vita. Sono l'unica testimonianza della mia esistenza su questo mondo. Mi sacrifico per voi, cazzo! Per cui mi dovete qualcosa. Continuate a leggere queste pagine, ad ascoltare le canzoni che sono le mie canzoni.
Poi... se le cose dovessero andare in modo differente, chissà, tra qualche giorno potrei essere di nuovo qui a scrivere stronzate.

Vi lascio con When Tomorrow comes, degli Eurythmics. Sono le cinque del mattino. Io esco a fare il mio dovere. Voi dovete soltanto rimanere sintonizzati...


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

mercoledì 19 dicembre 2012

Day 33

Questo paesino del cazzo sta diventando più affollato di un concerto allo stadio. Anche oggi è arrivato un 'amico di mamma'. Furgone Volkswagen Transporter degl'anni sessanta, scassato, di un colore improponibile, con tendine ai finestrini, anche questi improponibili. Al volante c'è un tizio tarchiato, basso, riccio, rosso, con occhi che sembrano disegnati con la matita e un naso bitorzoluto. Non è di sicuro una gran bellezza, ma incute timore come non mi era mai capitato di provare.
Si chiama Roberto. Ascolta musica interessante. Suona il basso. Il retro del suo furgone è attrezzatissimo. Dice che gira l'Italia e si guadagna da vivere suonando nei locali. Io però non ho mai visto la sua faccia, eppure di locali ne ho frequentati parecchi, specie prima di trasferirmi in questo buco di culo di posto.
A ogni modo il tipo è introverso ai massimi. Ha salutato Madre con un cenno. Ha guardato Padre con indifferenza. Ho notato solo un briciolo di emozioni quando si è rivolto alla Strega, come si chiama, Cherry. Tra i due c'è qualcosa di sicuro, o c'è stata... e forse è finita male, ma non è proprio finita del tutto. La ciliegia, infatti, ha abbassato lo sguardo intimidita. Buffo... mi è parso veder crescere qualche margherita ai suoi piedi. Ma forse è stata una semplice allucinazione.
Roberto mi ha squadrata da capo ai piedi. Ha fatto un mezzo sorriso. Poi ha annusato l'aria e si è avvicinato ad Angel. Questo lo ha accolto come fosse stato suo fratello. Gli ha fatto le feste. E il tizio ha ricambiato vistosamente. Poi, alzandosi da terra, mi ha guardata e mi ha detto «Non avevo mai visto un Reverse in vita mia...».
Che cazzo è un Reverse?
«Un licantropo alla rovescia - spiega - io li chiamo così», sorride è dà un'altra carezza ad Angel «Credevo fossero una legenda».
«Io credevo che licantropi e vampiri fossero una legenda...». Lui sghignazza «Si vede che anche le legende nascondono delle legende...».
Perdonatemi, ma il mio primo istinto è stato quello di disfargli il muso da tubero. Lui però, imperturbabile, mi ha sorpreso «Tu sei la cacciatrice, vero?».
Annuisco. Mi fumano ancora i testicoli che non ho.
«Triste destino - aggiunge - ma il tuo ruolo è importante».
Si allontana. Madre lo segue. Li vedo confabulare. Poi lui guarda oltre la spalla di Madre e mi urla «E' tua quella?», indica la Ninja. Non aspetta neppure una risposta. Sorride e dice «Credo che andremo d'accordo in futuro, sempre che tu sopravviva».
Sale sul furgone e mette in moto.
«E ora dove va?» chiedo a Frate Tac.
Lui alza le spalle.
Dall'abitacolo fuoriesce Killed by Death, dei Motorhead. Il furgone si allontana sgommando. Io guardo un cielo plumbeo carico di umidità. Fa un freddo polare. Reverse... che definizione del cazzo!


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

martedì 18 dicembre 2012

Day 32

Ormai manca poco. Anche oggi mi sono estraniata dal gruppo. Loro stanno pianificando ogni cosa. Equipaggiamenti, strategie, armi... cazzate immense. Non sappiamo neppure contro quanti vampiri dovremo scontrarci. Non sappiamo se le nostre armi serviranno a qualcosa. Non sappiamo se il Primo sarà presente, o se osserverà lo scontro da lontano. Sappiamo solo che il campo di battaglia sarà attorno alle ceneri dell'Albero dei Corvi. E' lì che tutto ha avuto inizio. E' lì che deve finire. Ah... c'è pure un'altra cosa che sappiamo: Che io devo morire sgozzata come un maiale per poter chiudere quella cazzo di porta dell'inferno.

E visto che devo morire, che mi frega di tutto il resto? Il mio piano ce l'ho ben presente. Metto su gli Slayers. Indosso Anello e Lama Arrugginita. Avanzo tra i vampiri spezzando colli e polverizzando corpi. Arrivo tra le radici dell'albero. Mi taglio la gola da orecchio a orecchio, e game over. Saranno gli altri a vedere che succede.

E visto che mi mancano pochi giorni da vivere, ho fatto il pieno alla Ninja di Alex e me ne vado dove cazzo mi pare. Frate Tac non ha voce in capitolo. Madre e Padre men che meno. Sapevano tutto e sono stati zitti come cadaveri ammuffiti. Tommy e Maddy, negl'ultimi tempi son più interessati a cosa hanno nei rispettivi calzoni che alla vita degli amici. Angel, povero lui, diventa umano solo ogni 28 giorni, e non può far altro che abbaiare, leccarmi, fare gli occhioni, e scodinzolare.
Cazzo quanto mi manca Alex.

Oggi sono stata su al Cimone. La montagna riesce ancora a rasserenarmi. Inspiro e espiro aria buona, tutto sembra al posto giusto. Lassù non ci sono vampiri, mostri... al massimo, visto il periodo, c'è qualche sciatore che butta denaro facendo su e giù per le piste innevate di fresco. L'aria era pungente, da neve. Chissà se potrò vedere una bella nevicata prima di morire... forse neppure questo mi è concesso.

Quando sono tornata a casa avevo Madre e Padre sulla soglia, preoccupati. Ho riso loro in faccia. Sono stronza ma non sento di esserlo veramente. Cosa hanno fatto loro, per me, in tutti questi anni? Potevano prepararmi al mio destino, e invece hanno fatto finta di niente, mi hanno persino ignorata. Quando siamo tornati da Londra avrei potuto rimanere là che loro neppure se ne sarebbero accorti da gran che erano concentrati sulle loro vite. E adesso pretendono di recuperare tutto con qualche coccola, l'album dei ricordi, una strega che mi parla nella testa ogni dieci minuti, e un ciclope di cui ancora non ho capito il ruolo? E figurati se mi metto ad ascoltare i consigli di due osservatori attempati. Ma dove cazzo erano, loro, quando io avevo bisogno?
Si fottano tutti quanti.

"Lo so! Lo so, voce del cazzo! Non sono sola", è l'amica di mia madre, mi parla pure ora. Dice che lei sente la natura, ha fiducia in me, e non mi lascerà cadere nell'abisso da sola "Fatti sgozzare tu al posto mio". Sorrido. La sua risposta è ovvia, non è il suo compito. Lei è qui per prepararmi psicologicamente... ecco, dopo un osservatore prete, mi ci voleva il confessore strega. Dio che voglia di spaccare tutto quanto!

Mi sono rotta di scrivere su questo blog. Metto su gli Slipknot, Psychosocial è il brano giusto per staccare la spina.


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

domenica 16 dicembre 2012

Silent Night

Non prendetemi per il culo. Questo brano, cantato dai Boyz II Men mi fa venire la pelle d'oca. Cinque giorni, mi rimangono solo cinque giorni... e Buon Natale 'sto cazzo!



venerdì 14 dicembre 2012

Day 31

Giornata noiosa. Cielo grigio. La neve che cade e non cade. A volte è acqua ghiacciata. I vampiri, quelli tradizionali, non si vedono. Diventano sempre più numerosi, invece, quelli creati dal Primo. G.I. Joe Walmer li chiama Super-Vampiri. Io, viste le persone che sceglie il cazzone di mostro, preferisco chiamarli Super-Stronzi
Le due Dive li comandano a bacchetta. Ormai anche le lezioni scolastiche sono diventate un teatrino insignificante, ore perse... ho persino smesso di andarci. Anche Tommy ha mollato. E per solidarietà, o forse semplice fotta adolescenziale, anche la cara Meddy ha mollato la scuola.
Tanto siamo a pochi passi da Natale, nessuno se ne accorge davvero. Siamo tutti più buoni, no? Tranne ovviamente il Primo e i Vampiri.
In questi giorni ho dedicato il mio tempo all'addestramento. Mi pare inutile. Frate Tac dice che al momento giusto dovrò andare sulla bocca dell'inferno e usare la lama arrugginita. Non dice mai tutto come dovrebbe essere. Non dice che al momento giusto dovrò andare sulla bocca dell'inferno e sgozzarmi come un maiale per chiuderla definitivamente. No. Lui dice che 'devo usare la lama arrugginita'. Quant'è inutilmente poetico e delicato. Fanculo!

Ho fatto shopping su Amazon. Mi è arrivato giusto giusto oggi. Una sorta di bomba atomica musicale, per di più portatile. 400W per cassa, un vero mostro. Lo voglio portare allo scontro finale. Walmer mi ha garantito che il suo gruppo elettrogeno lo terrà acceso per tutto il tempo necessario. Ci attacco l'iPod, metto su gli Slayer, e do inizio alle danze. Ho preparato una playlist che spero i vampiri apprezzeranno.

Verso sera è arrivato un enorme Suv nero. Hanno parcheggiato davanti alla canonica. Io ero ancora lì. Ho guardato dalla finestra. Targa inglese. Questi tizi si sono fatti un bel viaggio per arrivare in questo buco di culo del mondo. Li osservo dalla finestra. Si aprono le portiere, tutte e quattro, all'unisono. Dal lato guida scende un uomo di mezz'età, più o meno la stessa di Frate Tac, ha l'aspetto di un classico bibliotecario londinese. Dal lato opposto scende Madre. Dietro sono 'stipati' Padre; una ragazzotta minuta, con un viso rotondo da bambola di ceramica, ma due occhi profondi come un buco nero; e un ragazzo, più grande di me di una decina d'anni, con una benda sull'occhio.
Le frecce del Suv lampeggiano, loro si avvicinano alla porta, noi usciamo. Io rimango sulla soglia, sospettosa. Frate Tac accoglie il bibliotecario con un caldo abbraccio. Si chiama Albert (lo scoprirò più tardi) ed è, era, l'osservatore di Madre. La tipa e il tipo rimangono in secondo piano. Madre mi si avvicina «Clara - dice - Queste sono le persone di cui ti parlavo», si volta verso di loro e le indica «Lei è Cherry - ciliegia? - e lui è Peter».
Annuisco. Mi avvio verso di loro ma non mi fermo come loro potrebbero aspettarsi da me. Arrivo alla Ninja, Angel abbaia, vorrebbe venire con me. Metto in moto. Madre e Padre mi guardano senza parlare. Frate Tac  e Albert mi guardano rabbuiati. Io sono solo incazzata nera e non so neppure il motivo. Do un colpo di gas e sparisco nella notte. Nel casco mi arriva una voce conciliante "Non ti preoccupare - dice questa voce calda, femminile, gentile - non sarai sola nel momento del sacrificio, e io ti condurrò per mano verso la salvezza". Comincia a piovere, cazzo! Gli Slayer intonano Raining Blood. Penso che siano tutte puttanate, accelero. La voce in testa non mi abbandona. Non l'ascolto. Magia e religione, tutte stronzate basate sulla fede. Il mondo è materiale. I vampiri sono materiali. L'acqua santa non fa nulla su di loro, così come i crocefissi, a meno che non li usi come mazze con cui sfasciare loro la testa. Sono tutte stronzate. Ma quella vocetta odiosa, melodica, gentile, continua a dire che devo credere in lei, perché "Io non ho fede - dice - Io lo so!".


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

martedì 11 dicembre 2012

Day 30

Ho avuto bisogno di un paio di giorni di isolamento per riprendermi dal weekend appena trascorso. Sono... spaventata, sconvolta, stressata, incazzata, e preda di un ciclo tanto snervante da farmi rizzare i capelli per l'elettricità statica che emano.
A parte il fatto che il 'taglietto' sanguina ancora (ma che cazzo di coltello è quella roba rugginosa?), ho dovuto aiutare Frate Tac a preparare l'albero di Natale della chiesa. Ovviamente c'eravamo tutti quanti. Meddy e Tommy hanno scambiato il rito di mettere le palle sull'albero in una sorta di rito d'accoppiamento. Io facevo il lavoro pesante (ovviamente), Walmer preparava i fuochi artificiali per la festa della parrocchia, la notte del 25, e che io non vedrò mai, mentre Frate Tac, in un angolo, dava ordini come fosse Napoleone Bonaparte.
Per fortuna l'iPod mi ha aiutato. Frate Tac ha imposto solo canzoni natalizie, e io gli ho sparato il Jingle Bells dei Korn nelle orecchie come fosse il più suadente Michael Buble.

Ad albero finito avevo due coglioni così, ma per lo meno, gli altri erano stati ridotti ad amebe dalla mia musica. Clara vince ancora una volta. Fanculo il mondo.

Però devo ammettere che di notte l'albero è stupendo. E rende meno odioso questo paesino di merda.
Domenica notte siamo stati tutti quanti lì, nel cimitero, ad ammirare l'albero all'ingresso della canonica mentre lampeggiava di rosso, di blu, di giallo, di bianco e poi di nuovo di rosso, di giallo, di blu, di bianco... per qualche secondo mi sono sentita, normale!

Quanto mi manca da vivere? Poco. Madre dice che è ancora tutto da decidere, e che ha degl'assi nella manica da svelare al momento giusto. Il fatto è che oggi è stata tutto il giorno al telefono. Ha chiamato non so chi, non so cosa... sembrava eccitata, una ragazzina. A stento la riconoscevo, sia nel modo di muoversi, sia nel modo di parlare. Padre è sempre rimasto da parte, in silenzio. Vorrei leggergli nella mente. Vorrei sapere cosa gli passa nella testa. Lo leggo nei suoi occhi che è contrariato, che si sente impotente.
Ma cosa dovrei dire io? Sono io la vera impotente, nonostante la mia super-forza, l'anello, il dono, e tutte le altre stronzate della cacciatrice, dell'eletta, della merda di vocazione 'divina' o quello che è.

A volte vorrei piangere... ma non ho neppure un minuto per stare da sola. Solo Angel mi capisce, ma lui abbaia, guaisce, e temo che non riuscirò più a sentire la sua vera voce, no, no, no, no... vaffanculo Babbo Natale!


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

sabato 8 dicembre 2012

Night 11

Una lama arrugginita, ecco cosa mi ha dato, ieri pomeriggio, Frate Tac. Una cazzo di lama arrugginita. La tengo tra le dita e mi sembra fragile, inutile, assurda. Lui dice che con questa sconfiggerò Il Primo.
Ascoltando i Soulfly, Innerspirit, ho provato a maneggiarla ma subito il prete mi ha fermata.
«Non così - ha detto - se la usi come un normale coltello si romperà!».
«E allora come?».
«Lo capirai...».
Ma vaffanculo te e i tuoi indovinelli. Me ne sono andata. Ho preso Angel e ho lasciato lui e la truppa a guardarmi il culo mentre sbattevo la porta della canonica. Quegli stronzi non capiscono un cazzo.

Sono stata alla Torre. Sono scesa nel tunnel. Avevo voglia di far secco qualche vampiro. Ogni tanto vanno a nascondersi ancora in quel buco di merda, e io li sorprendo, e io li polverizzo.
Mi metto a sedere in un angolo, in silenzio.
Angel si è accucciato tra le mie gambe. E' piacevole sentire il calore del suo corpo. Fa sentire vivi. Fa apprezzare la vita, anche quando la vita è una vita del cazzo. Dà l'idea di essere amati anche quando il mondo intero ti odia. Gli psicologi la chiamano 'Pet Therapy'. Gli Slipknot mi abbracciano con la loro Wait and Bleed
Mentre attendo che arrivi qualche vampiro del cazzo mi trastullo con la lama arrugginita. Frate Tac l'ha chiamata il Coltello delle Anime. Sembra roba da 'Il Signore degli Anelli'. Che puttanata. E ho pure l'anello di mia madre al dito. Porca Troia! 
Me la passo delicatamente sul dito medio e questo comincia a sanguinare come una fontana. Per lo spavento scatto in piedi. Angel fa un balzo pure lui, guaisce e mi guarda sospettoso.
Cerco di tamponare la ferita. Succhio il sangue come fossi una bambina di cinque anni, ma la ferita è troppo profonda. Ma non è possibile che sia così profonda. No, ho praticamente accarezzato la pelle con quel coltello... non doveva neppure lasciare il segno... e invece...

Vengo travolta da mille immagini. La mia pelle è più dura del normale. Io guarisco più in fretta degl'altri. Cazzo! Gli aghi delle siringhe ipodermiche si spezzano sul mio braccio. Com'è possibile che mi sia ferita in quel modo con un coltello del cazzo come quello. Poi tutto torna. La matematica non è una cazzo di opinione. Io devo morire dissanguata perché la porta dell'inferno venga nuovamente sigillata. E solo quando questa sarà chiusa, allora il Primo potrà essere sconfitto.
Quella lama è fatta per sgozzarmi.

Mi strappo un lembo del vestito. Heartist canta The Answer. Tampono la ferita. Alzo gli occhi e il vampiro è a un passo da me. Angel abbaia e balza su di lui. Un suo morso gli porta via metà della carne che ha sul collo. Ma il vampiro pare non accorgersene. Sente l'odore del mio sangue. Lo prende e se lo scrolla di dosso. Poi mi è sopra in un microsecondo. Mi prende e mi sbatte a terra. Sono incredibilmente debole. Quel cazzo di coltello di merda!
Tento una disperata resistenza. Ho l'anello. Non posso aver perso la mia forza. Prendo Pungolo dalla tasca posteriore dei pantaloni. Allontano il vampiro da me con un calcio sullo sterno. Mi sollevo. La testa mi gira, cado nuovamente al suolo. Il vampiro sorride e mi è sopra. Il dito continua a sanguinare come una fontana. Avrò perso più di un litro di sangue. E'... impossibile.
Angel si riprende e contrattacca. Io tento di reagire ma sento già il suo fiato pestilenziale addosso. E' finita?

A salvarmi sono Tommy e Meddy. Erano preoccupati. Mi hanno cercata ovunque. E poi hanno pensato alla Torre. Gli ci è voluto poco per fare due più due. Hanno lottato assieme a Angel per tirarmelo via dalle palle. Poi lo hanno stecchito alla vecchia maniera: con una fucilata. Dio benedica G.I. Joe Walmer e il suo arsenale ben fornito!

Per tamponare la perdita di sangue ci sono voluti ventiquattro punti... dico... ventiquattro fottuti punti di sutura. Mi pare incredibile. Mi sento debolissima. Stamattina non sono andata a scuola. Padre è al mio capezzale. Sta dormendo con la testa tra le pagine di Twilight, ci credete? Madre è andata da Frate Tac per fargli un cazziatone. Dice che non avrei dovuto ricevere il Coltello prima dell'ultimo giorno...


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

giovedì 6 dicembre 2012

Dead Skin Mask

Sono inquieta. Frate Tac dice di aver scoperto qualcosa di interessante. Walmer ha contattato i suoi 'amici' per rinfoltire il suo arsenale. Madre dice che non mi lascerà combattere da sola. Anche lei ha qualcosa di speciale, oltre all'anello, da darmi. Per la prima volta in vita mia Padre mi ha abbracciata. Tommy e Maddy sono qui con me. Lei si è presa una 'aspettativa' da scuola e famiglia, ha preso lo Scarabeo ed è corsa qui. Angel è inquieto e abbaia a tutte le ore, proprio come me. Il 28 c'è luna piena... temo, caro Angel, che non copuleremo più; probabilmente sarò morta prima.
Continuo con le mie ronde, ma non si vedono vampiri in giro. Anche le Dive sono scomparse. Mara mi segue come fosse una mia gruppie. Credo lo faccia per avermi vicina nel caso cominciasse a desiderare di divorare qualche innocente. Ho paura, lo ammetto.
Stamattina sono andata da Marisa per farmi i capelli. Le ho dato una foto di Demi Moore in G.I. Jane. Le ho detto di farmi così.
Mi ha chiesto, ridendo, se devo andare in guerra. Le ho risposto di sì. 
Ho bisogno di essere carica, metto su gli Slayer, ascoltateli con me, ora.


lunedì 3 dicembre 2012

Day 29

Non trovo l'aggettivo corretto per descrivere la sensazione che ho provato, oggi, a scuola. Proverò a fotografare ciò che ho visto, ciò che ho provato, poi lascio a voi descrivere quanto mi vibrava dentro le viscere. Aspettate solo che metta su la musica giusta... ecco, va bene Brave New World dei Motorhead?

Otto e mezza. Campanella. Entro in classe, mi piazzo al solito banco. E solo quando sono seduta mi accorgo del silenzio tombale. Tommy mi guarda dal suo banco, due file avanti a me, dietro alle Dive. Cazzo! Le Dive sono in classe. Tutte e tre. Chiara e Lara sono al loro posto, pelle diafana, vestite come al solito da prostitute d'alto borgo, occhi spenti. Mara è ancora sulla porta. E' entrata poco prima di me. Mi ha salutata, e si è fermata lì, a un passo dalla lavagna. Guarda il suo posto a fianco delle altre due. Ma non ci va.
Ovvio. Lei è stata 'disintossicata', ha ancora una parvenza di umanità, per quanto sia costretta a nutrirsi di sangue animale. Le sue amiche, invece, sono belve assassine al comando del Primo.

Voi, a questo punto, direte che mi sono scoperta. Che questo cazzo di diario online è l'ennesima storiella inventata e che nel post chiamato Day 28 le avevo uccise. Puttanate. Ho le budella contorte dalla paura! 
Ecco... immaginatevi in una situazione in cui vedi uno morire, e poi il giorno dopo te lo ritrovi di nuovo di fronte. Come reagireste voi? Andreste fuori di testa, di brutto, vero?

Inspiro, espiro. Mara si decide e viene a sedersi a fianco a me. La prof di matematica entra. Il silenzio è già di tomba. Lei si guarda attorno, stranita. Sarei stranita pure io al suo posto. Immagino abbia percepito una strana sensazione di pericolo... povera lei.
Va alla cattedra. Le due Dive si guardano e si alzano in piedi. La prof le guarda. Loro vengono verso di me.

Aspettate... metto su Are You Dead Yet? dei Children of Bodom.

La prof comincia con la sua filippica per riconquistare l'ordine. Prima con gentilezza, poi alzando la voce. Le Dive si inchiodano davanti a me. Chiara si abbassa al livello dei miei occhi, sorride «Ora hai capito con chi hai a che fare?».
Faccio la sbruffona, la fisso e gli faccio un'espressione beota, come se non capissi di cosa sta parlando. Lei mi annusa «Hai un buon profumo, cacciatrice - mi sussurra - Sarà un piacere fare colazione con te».
Mi alzo. Mara mi trattiene per una mano, la sua presa è forte, se non fossi quello che sono, mi avrebbe sbriciolato il polso.
Chiara si raddrizza «Venti giorni - dice - ancora venti giorni, poi capirai di cosa sto parlando!».

Le Dive si allontanano. Non si siedono al loro posto. Lara si avvicina a Tommy, gli lecca la guancia mentre lo tiene seduto con la forza. Poi escono dall'aula.

Passano cinque minuti di silenzio. Poi la prof si riprende d'animo, si alza in piedi, e caccia fuori dall'aula me, Mara e Tommy. 

Ammetto che tutti e tre ne rimaniamo sollevati. Corriamo come dei fulmini in canonica, dove Frate Tac non può far altro che riempirci di ulteriori dubbi. Venti giorni... sono venti fottuti giorni. Metto alle orecchie Hand of Doom degli Slayer. Ho bisogno di riflettere.


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.