sabato 13 ottobre 2012

Day 20

Sabato pomeriggio. I Godsmack mi dedicano I Stand Alone. In canonica ci sono Alex e Tommy che se le dànno di santa ragione. Non stanno litigando, si allenano a vicenda per affrontare i vampiri. Meddy è appollaiata in cima a una scansia e li filma col cellulare. Quella ragazza diventerà una grande regista, o una barbona, a seconda dell'impatto che le sue pellicole avranno col pubblico.
Io sono 'di là', ovvero in uno stanzino dove solitamente può entrare solo Frate Tac. E' ricolmo di libri antichi, ammuffiti, e macchiati di sangue. E' la sua Vampiropedia, credo.

Sono seduta su una vecchia (e cigolante) sedia a dondolo.
Lui è allo scrittoio. Davanti a sé ha un volume spesso come le mie cosce. Lo osservo. Deve dirmi qualcosa, ma non trova le parole.

Alza lo sguardo e mi sussurra «Puoi toglierti le cuffie per un momento?». La sua espressione mi convince a fare ciò che mi chiede. Frate Tac annuisce e abbassa di nuovo gli occhi sul libro.

Attendo ancora qualche minuto, poi sbotto «Quindi?», sul display dell'iPod è in attesa I always Knew dei Vaccines. Roba un po' diversa dal solito, lo ammetto.

«Ho trovato il modo di chiudere la porta dell'inferno», dice.
Sorrido, esulto «Era ora»
«Io non esulterei».
Lo guardo. Lui chiude il libro e mi fissa come se avesse davanti a sé uno spettro. Oddio... forse è davvero così. Dice «Per chiudere la porta, una volta perduto l'albero dei corvi, ci vuole il sangue della cacciatrice».
Deglutisco «Qualche goccia, vero?». Lui fa un cenno negativo «Quanto?».
«Tutto».
Mi mostra una iconografia. Una donna stilizzata è legata su una sorta di ruota e sollevata a mezz'aria sopra un foro da cui escono tentacoli, mostri e quant'altro. La donna ha l'addome aperto come fosse stata sottoposta a una autopsia. Perde sangue. Si vede che è morta. Il sangue cade nel foro e i demoni sembrano in agonia. Mi lascio cadere sulla sedia, che quasi si ribalta completamente.
«Sapevo che non poteva esserci un lieto fine».
«Mi spiace».

Rimaniamo in silenzio per qualche minuto. Sembra un tempo lunghissimo. Poi Padre Vincenzo riprende a parlare «In America, qualche anno fa, è stata chiusa un'altra porta dell'inferno».
Punto lo sguardo verso il prete. Lui continua «La cittadina è andata completamente distrutta. La cacciatrice, all'epoca, si salvò perché fu un'anima pura a sacrificarsi per lei - dice - un vampiro innamorato di lei».
Mi sento presa per il culo. Conosco la trama. E' il finale di Buffy. A che cazzo di gioco sta giocando? Sto per urlargli in faccia qualcuna delle mie parole migliori quando lui mi stoppa «Non ti sto prendendo in giro. E' successo davvero. Il telefilm ha copiato da vere legende, da storie che si sono tramandate da osservatore a osservatore, e che probabilmente sono diventate di dominio pubblico».

Torno a sedermi. Dove cazzo lo trovo un vampiro che si innamori di me? Tommy può andare bene? Potrei farlo mordere da una di quelle bestie e... Ma che stronzata del cazzo! Sono condannata.

Frate Tac va avanti «C'è una speranza - dice - ma non sono io che posso rivelartela». Di bene in meglio. Ora mi toccano pure i quiz «Dovrai scoprirla da sola...», conclude il prete.

Lo lascio solo ai suoi pensieri. Vado in canonica e guardo i miei due maschioni sudati e pieni di lividi. Meddy mi inquadra immediatamente. Io li squadro uno per uno e poi dico «Chi vuole battersi con me?»


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

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