venerdì 21 dicembre 2012

Night 12

Sono le quattro e mezza del mattino. Ovviamente non riesco a dormire. Frate Tac ha preparato assieme agl'altri cervelloni un piano di battaglia. Io mi domando che razza di piano di battaglia si possa preparare in questa situazione... perdonatemi... del cazzo!
Loro dovranno solo 'intrattenere' i vampiri mentre io andrò alle radici abbrustolite dell'albero dei Corvi per sgozzarmi con la lama arrugginita. Mi guardo allo specchio, con un intimo improponibile ai minori, le gambe secche, le braccia insulse, un fisico da tavola da surf, sodo, con muscoli ben torniti ma non esuberanti. Potrei fare la modella. Dicono che ho un volto significativo... dicono... ma chi cazzo è che lo dice davvero? So che piacevo ad Alex, che piacevo a Jake, che piaccio ad Angel e... forse anche a Tommy. Ma al resto del mondo faccio ribrezzo!

Non so cosa mettermi. Dovrei passare da Marisa per farmi i capelli? Già! Anche lei è diventata una vampira del Primo.

Ho rivoltato l'armadio. Tutta la roba è sparsa sul pavimento, sul letto. La calpesto mentre osservo quegli insulsi indumenti. Se fuori non facesse meno tre gradi, uscirei così come sono. Con un perizoma color carne e un reggiseno a pois che mi ha regalato Meddy al mio quindicesimo compleanno.
Scelgo la tuta da motociclista di Alex. Non l'avevo mai indossata prima. Ha ancora il suo odore. E' scura come la notte, con cuciture verdi, proprio come la Ninja. Io e Alex avevamo più o meno la stessa corporatura. Mi calza a pennello.
Mi guardo allo specchio. Io non riesco più ad aspettare.

Infilo gli anfibi. Ora esco e vado al campo. So perfettamente che loro sono già là ad aspettarmi. Li sento. Mi chiamano. Non ha senso che metta in pericolo i miei unici amici. Li affronterò da sola. Tanto che possono farmi di male? Uccidermi?

Se tutto andrà come deve andare non scriverò mai più su questo blog. Se tutto andrà come deve andare io morirò e il mondo sarà salvo. Però non dimenticatevi di queste pagine. Sono la mia vita. Sono l'unica testimonianza della mia esistenza su questo mondo. Mi sacrifico per voi, cazzo! Per cui mi dovete qualcosa. Continuate a leggere queste pagine, ad ascoltare le canzoni che sono le mie canzoni.
Poi... se le cose dovessero andare in modo differente, chissà, tra qualche giorno potrei essere di nuovo qui a scrivere stronzate.

Vi lascio con When Tomorrow comes, degli Eurythmics. Sono le cinque del mattino. Io esco a fare il mio dovere. Voi dovete soltanto rimanere sintonizzati...


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

mercoledì 19 dicembre 2012

Day 33

Questo paesino del cazzo sta diventando più affollato di un concerto allo stadio. Anche oggi è arrivato un 'amico di mamma'. Furgone Volkswagen Transporter degl'anni sessanta, scassato, di un colore improponibile, con tendine ai finestrini, anche questi improponibili. Al volante c'è un tizio tarchiato, basso, riccio, rosso, con occhi che sembrano disegnati con la matita e un naso bitorzoluto. Non è di sicuro una gran bellezza, ma incute timore come non mi era mai capitato di provare.
Si chiama Roberto. Ascolta musica interessante. Suona il basso. Il retro del suo furgone è attrezzatissimo. Dice che gira l'Italia e si guadagna da vivere suonando nei locali. Io però non ho mai visto la sua faccia, eppure di locali ne ho frequentati parecchi, specie prima di trasferirmi in questo buco di culo di posto.
A ogni modo il tipo è introverso ai massimi. Ha salutato Madre con un cenno. Ha guardato Padre con indifferenza. Ho notato solo un briciolo di emozioni quando si è rivolto alla Strega, come si chiama, Cherry. Tra i due c'è qualcosa di sicuro, o c'è stata... e forse è finita male, ma non è proprio finita del tutto. La ciliegia, infatti, ha abbassato lo sguardo intimidita. Buffo... mi è parso veder crescere qualche margherita ai suoi piedi. Ma forse è stata una semplice allucinazione.
Roberto mi ha squadrata da capo ai piedi. Ha fatto un mezzo sorriso. Poi ha annusato l'aria e si è avvicinato ad Angel. Questo lo ha accolto come fosse stato suo fratello. Gli ha fatto le feste. E il tizio ha ricambiato vistosamente. Poi, alzandosi da terra, mi ha guardata e mi ha detto «Non avevo mai visto un Reverse in vita mia...».
Che cazzo è un Reverse?
«Un licantropo alla rovescia - spiega - io li chiamo così», sorride è dà un'altra carezza ad Angel «Credevo fossero una legenda».
«Io credevo che licantropi e vampiri fossero una legenda...». Lui sghignazza «Si vede che anche le legende nascondono delle legende...».
Perdonatemi, ma il mio primo istinto è stato quello di disfargli il muso da tubero. Lui però, imperturbabile, mi ha sorpreso «Tu sei la cacciatrice, vero?».
Annuisco. Mi fumano ancora i testicoli che non ho.
«Triste destino - aggiunge - ma il tuo ruolo è importante».
Si allontana. Madre lo segue. Li vedo confabulare. Poi lui guarda oltre la spalla di Madre e mi urla «E' tua quella?», indica la Ninja. Non aspetta neppure una risposta. Sorride e dice «Credo che andremo d'accordo in futuro, sempre che tu sopravviva».
Sale sul furgone e mette in moto.
«E ora dove va?» chiedo a Frate Tac.
Lui alza le spalle.
Dall'abitacolo fuoriesce Killed by Death, dei Motorhead. Il furgone si allontana sgommando. Io guardo un cielo plumbeo carico di umidità. Fa un freddo polare. Reverse... che definizione del cazzo!


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

martedì 18 dicembre 2012

Day 32

Ormai manca poco. Anche oggi mi sono estraniata dal gruppo. Loro stanno pianificando ogni cosa. Equipaggiamenti, strategie, armi... cazzate immense. Non sappiamo neppure contro quanti vampiri dovremo scontrarci. Non sappiamo se le nostre armi serviranno a qualcosa. Non sappiamo se il Primo sarà presente, o se osserverà lo scontro da lontano. Sappiamo solo che il campo di battaglia sarà attorno alle ceneri dell'Albero dei Corvi. E' lì che tutto ha avuto inizio. E' lì che deve finire. Ah... c'è pure un'altra cosa che sappiamo: Che io devo morire sgozzata come un maiale per poter chiudere quella cazzo di porta dell'inferno.

E visto che devo morire, che mi frega di tutto il resto? Il mio piano ce l'ho ben presente. Metto su gli Slayers. Indosso Anello e Lama Arrugginita. Avanzo tra i vampiri spezzando colli e polverizzando corpi. Arrivo tra le radici dell'albero. Mi taglio la gola da orecchio a orecchio, e game over. Saranno gli altri a vedere che succede.

E visto che mi mancano pochi giorni da vivere, ho fatto il pieno alla Ninja di Alex e me ne vado dove cazzo mi pare. Frate Tac non ha voce in capitolo. Madre e Padre men che meno. Sapevano tutto e sono stati zitti come cadaveri ammuffiti. Tommy e Maddy, negl'ultimi tempi son più interessati a cosa hanno nei rispettivi calzoni che alla vita degli amici. Angel, povero lui, diventa umano solo ogni 28 giorni, e non può far altro che abbaiare, leccarmi, fare gli occhioni, e scodinzolare.
Cazzo quanto mi manca Alex.

Oggi sono stata su al Cimone. La montagna riesce ancora a rasserenarmi. Inspiro e espiro aria buona, tutto sembra al posto giusto. Lassù non ci sono vampiri, mostri... al massimo, visto il periodo, c'è qualche sciatore che butta denaro facendo su e giù per le piste innevate di fresco. L'aria era pungente, da neve. Chissà se potrò vedere una bella nevicata prima di morire... forse neppure questo mi è concesso.

Quando sono tornata a casa avevo Madre e Padre sulla soglia, preoccupati. Ho riso loro in faccia. Sono stronza ma non sento di esserlo veramente. Cosa hanno fatto loro, per me, in tutti questi anni? Potevano prepararmi al mio destino, e invece hanno fatto finta di niente, mi hanno persino ignorata. Quando siamo tornati da Londra avrei potuto rimanere là che loro neppure se ne sarebbero accorti da gran che erano concentrati sulle loro vite. E adesso pretendono di recuperare tutto con qualche coccola, l'album dei ricordi, una strega che mi parla nella testa ogni dieci minuti, e un ciclope di cui ancora non ho capito il ruolo? E figurati se mi metto ad ascoltare i consigli di due osservatori attempati. Ma dove cazzo erano, loro, quando io avevo bisogno?
Si fottano tutti quanti.

"Lo so! Lo so, voce del cazzo! Non sono sola", è l'amica di mia madre, mi parla pure ora. Dice che lei sente la natura, ha fiducia in me, e non mi lascerà cadere nell'abisso da sola "Fatti sgozzare tu al posto mio". Sorrido. La sua risposta è ovvia, non è il suo compito. Lei è qui per prepararmi psicologicamente... ecco, dopo un osservatore prete, mi ci voleva il confessore strega. Dio che voglia di spaccare tutto quanto!

Mi sono rotta di scrivere su questo blog. Metto su gli Slipknot, Psychosocial è il brano giusto per staccare la spina.


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

domenica 16 dicembre 2012

Silent Night

Non prendetemi per il culo. Questo brano, cantato dai Boyz II Men mi fa venire la pelle d'oca. Cinque giorni, mi rimangono solo cinque giorni... e Buon Natale 'sto cazzo!



venerdì 14 dicembre 2012

Day 31

Giornata noiosa. Cielo grigio. La neve che cade e non cade. A volte è acqua ghiacciata. I vampiri, quelli tradizionali, non si vedono. Diventano sempre più numerosi, invece, quelli creati dal Primo. G.I. Joe Walmer li chiama Super-Vampiri. Io, viste le persone che sceglie il cazzone di mostro, preferisco chiamarli Super-Stronzi
Le due Dive li comandano a bacchetta. Ormai anche le lezioni scolastiche sono diventate un teatrino insignificante, ore perse... ho persino smesso di andarci. Anche Tommy ha mollato. E per solidarietà, o forse semplice fotta adolescenziale, anche la cara Meddy ha mollato la scuola.
Tanto siamo a pochi passi da Natale, nessuno se ne accorge davvero. Siamo tutti più buoni, no? Tranne ovviamente il Primo e i Vampiri.
In questi giorni ho dedicato il mio tempo all'addestramento. Mi pare inutile. Frate Tac dice che al momento giusto dovrò andare sulla bocca dell'inferno e usare la lama arrugginita. Non dice mai tutto come dovrebbe essere. Non dice che al momento giusto dovrò andare sulla bocca dell'inferno e sgozzarmi come un maiale per chiuderla definitivamente. No. Lui dice che 'devo usare la lama arrugginita'. Quant'è inutilmente poetico e delicato. Fanculo!

Ho fatto shopping su Amazon. Mi è arrivato giusto giusto oggi. Una sorta di bomba atomica musicale, per di più portatile. 400W per cassa, un vero mostro. Lo voglio portare allo scontro finale. Walmer mi ha garantito che il suo gruppo elettrogeno lo terrà acceso per tutto il tempo necessario. Ci attacco l'iPod, metto su gli Slayer, e do inizio alle danze. Ho preparato una playlist che spero i vampiri apprezzeranno.

Verso sera è arrivato un enorme Suv nero. Hanno parcheggiato davanti alla canonica. Io ero ancora lì. Ho guardato dalla finestra. Targa inglese. Questi tizi si sono fatti un bel viaggio per arrivare in questo buco di culo del mondo. Li osservo dalla finestra. Si aprono le portiere, tutte e quattro, all'unisono. Dal lato guida scende un uomo di mezz'età, più o meno la stessa di Frate Tac, ha l'aspetto di un classico bibliotecario londinese. Dal lato opposto scende Madre. Dietro sono 'stipati' Padre; una ragazzotta minuta, con un viso rotondo da bambola di ceramica, ma due occhi profondi come un buco nero; e un ragazzo, più grande di me di una decina d'anni, con una benda sull'occhio.
Le frecce del Suv lampeggiano, loro si avvicinano alla porta, noi usciamo. Io rimango sulla soglia, sospettosa. Frate Tac accoglie il bibliotecario con un caldo abbraccio. Si chiama Albert (lo scoprirò più tardi) ed è, era, l'osservatore di Madre. La tipa e il tipo rimangono in secondo piano. Madre mi si avvicina «Clara - dice - Queste sono le persone di cui ti parlavo», si volta verso di loro e le indica «Lei è Cherry - ciliegia? - e lui è Peter».
Annuisco. Mi avvio verso di loro ma non mi fermo come loro potrebbero aspettarsi da me. Arrivo alla Ninja, Angel abbaia, vorrebbe venire con me. Metto in moto. Madre e Padre mi guardano senza parlare. Frate Tac  e Albert mi guardano rabbuiati. Io sono solo incazzata nera e non so neppure il motivo. Do un colpo di gas e sparisco nella notte. Nel casco mi arriva una voce conciliante "Non ti preoccupare - dice questa voce calda, femminile, gentile - non sarai sola nel momento del sacrificio, e io ti condurrò per mano verso la salvezza". Comincia a piovere, cazzo! Gli Slayer intonano Raining Blood. Penso che siano tutte puttanate, accelero. La voce in testa non mi abbandona. Non l'ascolto. Magia e religione, tutte stronzate basate sulla fede. Il mondo è materiale. I vampiri sono materiali. L'acqua santa non fa nulla su di loro, così come i crocefissi, a meno che non li usi come mazze con cui sfasciare loro la testa. Sono tutte stronzate. Ma quella vocetta odiosa, melodica, gentile, continua a dire che devo credere in lei, perché "Io non ho fede - dice - Io lo so!".


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

martedì 11 dicembre 2012

Day 30

Ho avuto bisogno di un paio di giorni di isolamento per riprendermi dal weekend appena trascorso. Sono... spaventata, sconvolta, stressata, incazzata, e preda di un ciclo tanto snervante da farmi rizzare i capelli per l'elettricità statica che emano.
A parte il fatto che il 'taglietto' sanguina ancora (ma che cazzo di coltello è quella roba rugginosa?), ho dovuto aiutare Frate Tac a preparare l'albero di Natale della chiesa. Ovviamente c'eravamo tutti quanti. Meddy e Tommy hanno scambiato il rito di mettere le palle sull'albero in una sorta di rito d'accoppiamento. Io facevo il lavoro pesante (ovviamente), Walmer preparava i fuochi artificiali per la festa della parrocchia, la notte del 25, e che io non vedrò mai, mentre Frate Tac, in un angolo, dava ordini come fosse Napoleone Bonaparte.
Per fortuna l'iPod mi ha aiutato. Frate Tac ha imposto solo canzoni natalizie, e io gli ho sparato il Jingle Bells dei Korn nelle orecchie come fosse il più suadente Michael Buble.

Ad albero finito avevo due coglioni così, ma per lo meno, gli altri erano stati ridotti ad amebe dalla mia musica. Clara vince ancora una volta. Fanculo il mondo.

Però devo ammettere che di notte l'albero è stupendo. E rende meno odioso questo paesino di merda.
Domenica notte siamo stati tutti quanti lì, nel cimitero, ad ammirare l'albero all'ingresso della canonica mentre lampeggiava di rosso, di blu, di giallo, di bianco e poi di nuovo di rosso, di giallo, di blu, di bianco... per qualche secondo mi sono sentita, normale!

Quanto mi manca da vivere? Poco. Madre dice che è ancora tutto da decidere, e che ha degl'assi nella manica da svelare al momento giusto. Il fatto è che oggi è stata tutto il giorno al telefono. Ha chiamato non so chi, non so cosa... sembrava eccitata, una ragazzina. A stento la riconoscevo, sia nel modo di muoversi, sia nel modo di parlare. Padre è sempre rimasto da parte, in silenzio. Vorrei leggergli nella mente. Vorrei sapere cosa gli passa nella testa. Lo leggo nei suoi occhi che è contrariato, che si sente impotente.
Ma cosa dovrei dire io? Sono io la vera impotente, nonostante la mia super-forza, l'anello, il dono, e tutte le altre stronzate della cacciatrice, dell'eletta, della merda di vocazione 'divina' o quello che è.

A volte vorrei piangere... ma non ho neppure un minuto per stare da sola. Solo Angel mi capisce, ma lui abbaia, guaisce, e temo che non riuscirò più a sentire la sua vera voce, no, no, no, no... vaffanculo Babbo Natale!


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

sabato 8 dicembre 2012

Night 11

Una lama arrugginita, ecco cosa mi ha dato, ieri pomeriggio, Frate Tac. Una cazzo di lama arrugginita. La tengo tra le dita e mi sembra fragile, inutile, assurda. Lui dice che con questa sconfiggerò Il Primo.
Ascoltando i Soulfly, Innerspirit, ho provato a maneggiarla ma subito il prete mi ha fermata.
«Non così - ha detto - se la usi come un normale coltello si romperà!».
«E allora come?».
«Lo capirai...».
Ma vaffanculo te e i tuoi indovinelli. Me ne sono andata. Ho preso Angel e ho lasciato lui e la truppa a guardarmi il culo mentre sbattevo la porta della canonica. Quegli stronzi non capiscono un cazzo.

Sono stata alla Torre. Sono scesa nel tunnel. Avevo voglia di far secco qualche vampiro. Ogni tanto vanno a nascondersi ancora in quel buco di merda, e io li sorprendo, e io li polverizzo.
Mi metto a sedere in un angolo, in silenzio.
Angel si è accucciato tra le mie gambe. E' piacevole sentire il calore del suo corpo. Fa sentire vivi. Fa apprezzare la vita, anche quando la vita è una vita del cazzo. Dà l'idea di essere amati anche quando il mondo intero ti odia. Gli psicologi la chiamano 'Pet Therapy'. Gli Slipknot mi abbracciano con la loro Wait and Bleed
Mentre attendo che arrivi qualche vampiro del cazzo mi trastullo con la lama arrugginita. Frate Tac l'ha chiamata il Coltello delle Anime. Sembra roba da 'Il Signore degli Anelli'. Che puttanata. E ho pure l'anello di mia madre al dito. Porca Troia! 
Me la passo delicatamente sul dito medio e questo comincia a sanguinare come una fontana. Per lo spavento scatto in piedi. Angel fa un balzo pure lui, guaisce e mi guarda sospettoso.
Cerco di tamponare la ferita. Succhio il sangue come fossi una bambina di cinque anni, ma la ferita è troppo profonda. Ma non è possibile che sia così profonda. No, ho praticamente accarezzato la pelle con quel coltello... non doveva neppure lasciare il segno... e invece...

Vengo travolta da mille immagini. La mia pelle è più dura del normale. Io guarisco più in fretta degl'altri. Cazzo! Gli aghi delle siringhe ipodermiche si spezzano sul mio braccio. Com'è possibile che mi sia ferita in quel modo con un coltello del cazzo come quello. Poi tutto torna. La matematica non è una cazzo di opinione. Io devo morire dissanguata perché la porta dell'inferno venga nuovamente sigillata. E solo quando questa sarà chiusa, allora il Primo potrà essere sconfitto.
Quella lama è fatta per sgozzarmi.

Mi strappo un lembo del vestito. Heartist canta The Answer. Tampono la ferita. Alzo gli occhi e il vampiro è a un passo da me. Angel abbaia e balza su di lui. Un suo morso gli porta via metà della carne che ha sul collo. Ma il vampiro pare non accorgersene. Sente l'odore del mio sangue. Lo prende e se lo scrolla di dosso. Poi mi è sopra in un microsecondo. Mi prende e mi sbatte a terra. Sono incredibilmente debole. Quel cazzo di coltello di merda!
Tento una disperata resistenza. Ho l'anello. Non posso aver perso la mia forza. Prendo Pungolo dalla tasca posteriore dei pantaloni. Allontano il vampiro da me con un calcio sullo sterno. Mi sollevo. La testa mi gira, cado nuovamente al suolo. Il vampiro sorride e mi è sopra. Il dito continua a sanguinare come una fontana. Avrò perso più di un litro di sangue. E'... impossibile.
Angel si riprende e contrattacca. Io tento di reagire ma sento già il suo fiato pestilenziale addosso. E' finita?

A salvarmi sono Tommy e Meddy. Erano preoccupati. Mi hanno cercata ovunque. E poi hanno pensato alla Torre. Gli ci è voluto poco per fare due più due. Hanno lottato assieme a Angel per tirarmelo via dalle palle. Poi lo hanno stecchito alla vecchia maniera: con una fucilata. Dio benedica G.I. Joe Walmer e il suo arsenale ben fornito!

Per tamponare la perdita di sangue ci sono voluti ventiquattro punti... dico... ventiquattro fottuti punti di sutura. Mi pare incredibile. Mi sento debolissima. Stamattina non sono andata a scuola. Padre è al mio capezzale. Sta dormendo con la testa tra le pagine di Twilight, ci credete? Madre è andata da Frate Tac per fargli un cazziatone. Dice che non avrei dovuto ricevere il Coltello prima dell'ultimo giorno...


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

giovedì 6 dicembre 2012

Dead Skin Mask

Sono inquieta. Frate Tac dice di aver scoperto qualcosa di interessante. Walmer ha contattato i suoi 'amici' per rinfoltire il suo arsenale. Madre dice che non mi lascerà combattere da sola. Anche lei ha qualcosa di speciale, oltre all'anello, da darmi. Per la prima volta in vita mia Padre mi ha abbracciata. Tommy e Maddy sono qui con me. Lei si è presa una 'aspettativa' da scuola e famiglia, ha preso lo Scarabeo ed è corsa qui. Angel è inquieto e abbaia a tutte le ore, proprio come me. Il 28 c'è luna piena... temo, caro Angel, che non copuleremo più; probabilmente sarò morta prima.
Continuo con le mie ronde, ma non si vedono vampiri in giro. Anche le Dive sono scomparse. Mara mi segue come fosse una mia gruppie. Credo lo faccia per avermi vicina nel caso cominciasse a desiderare di divorare qualche innocente. Ho paura, lo ammetto.
Stamattina sono andata da Marisa per farmi i capelli. Le ho dato una foto di Demi Moore in G.I. Jane. Le ho detto di farmi così.
Mi ha chiesto, ridendo, se devo andare in guerra. Le ho risposto di sì. 
Ho bisogno di essere carica, metto su gli Slayer, ascoltateli con me, ora.


lunedì 3 dicembre 2012

Day 29

Non trovo l'aggettivo corretto per descrivere la sensazione che ho provato, oggi, a scuola. Proverò a fotografare ciò che ho visto, ciò che ho provato, poi lascio a voi descrivere quanto mi vibrava dentro le viscere. Aspettate solo che metta su la musica giusta... ecco, va bene Brave New World dei Motorhead?

Otto e mezza. Campanella. Entro in classe, mi piazzo al solito banco. E solo quando sono seduta mi accorgo del silenzio tombale. Tommy mi guarda dal suo banco, due file avanti a me, dietro alle Dive. Cazzo! Le Dive sono in classe. Tutte e tre. Chiara e Lara sono al loro posto, pelle diafana, vestite come al solito da prostitute d'alto borgo, occhi spenti. Mara è ancora sulla porta. E' entrata poco prima di me. Mi ha salutata, e si è fermata lì, a un passo dalla lavagna. Guarda il suo posto a fianco delle altre due. Ma non ci va.
Ovvio. Lei è stata 'disintossicata', ha ancora una parvenza di umanità, per quanto sia costretta a nutrirsi di sangue animale. Le sue amiche, invece, sono belve assassine al comando del Primo.

Voi, a questo punto, direte che mi sono scoperta. Che questo cazzo di diario online è l'ennesima storiella inventata e che nel post chiamato Day 28 le avevo uccise. Puttanate. Ho le budella contorte dalla paura! 
Ecco... immaginatevi in una situazione in cui vedi uno morire, e poi il giorno dopo te lo ritrovi di nuovo di fronte. Come reagireste voi? Andreste fuori di testa, di brutto, vero?

Inspiro, espiro. Mara si decide e viene a sedersi a fianco a me. La prof di matematica entra. Il silenzio è già di tomba. Lei si guarda attorno, stranita. Sarei stranita pure io al suo posto. Immagino abbia percepito una strana sensazione di pericolo... povera lei.
Va alla cattedra. Le due Dive si guardano e si alzano in piedi. La prof le guarda. Loro vengono verso di me.

Aspettate... metto su Are You Dead Yet? dei Children of Bodom.

La prof comincia con la sua filippica per riconquistare l'ordine. Prima con gentilezza, poi alzando la voce. Le Dive si inchiodano davanti a me. Chiara si abbassa al livello dei miei occhi, sorride «Ora hai capito con chi hai a che fare?».
Faccio la sbruffona, la fisso e gli faccio un'espressione beota, come se non capissi di cosa sta parlando. Lei mi annusa «Hai un buon profumo, cacciatrice - mi sussurra - Sarà un piacere fare colazione con te».
Mi alzo. Mara mi trattiene per una mano, la sua presa è forte, se non fossi quello che sono, mi avrebbe sbriciolato il polso.
Chiara si raddrizza «Venti giorni - dice - ancora venti giorni, poi capirai di cosa sto parlando!».

Le Dive si allontanano. Non si siedono al loro posto. Lara si avvicina a Tommy, gli lecca la guancia mentre lo tiene seduto con la forza. Poi escono dall'aula.

Passano cinque minuti di silenzio. Poi la prof si riprende d'animo, si alza in piedi, e caccia fuori dall'aula me, Mara e Tommy. 

Ammetto che tutti e tre ne rimaniamo sollevati. Corriamo come dei fulmini in canonica, dove Frate Tac non può far altro che riempirci di ulteriori dubbi. Venti giorni... sono venti fottuti giorni. Metto alle orecchie Hand of Doom degli Slayer. Ho bisogno di riflettere.


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

giovedì 29 novembre 2012

Day 28

Qualcuno mi vuole male? Ieri c'era una cazzo di luna piena e io non ho trombato come invece avrebbe dovuto essere. Sono incazzata come un'orso che becca un coglione con in mano un fucile nel suo territorio. Mi fumano gli attributi che non ho... e sono convinto che pure ad Angel girano parecchio. 
Guardalo. Sta piovendo come fosse il diluvio universale e lui se ne va a zonzo per il giardino a grattugiarsi i testicoli contro alberi e staccionate. Poveri cani, non possono neppure farsi una sega da soli! Fanno proprio una vita di merda!

Ma che diavolo è successo? Il Primo, ovviamente.

Beccatevi Bleed, dei Soulfly. Io racconto! Ieri sera, mollato Frate Tac, G.I. Joe, e Tommy in canonica, sono uscita con Angel per la solita ronda. Ho pensato "Facciamolo Strano". L'ho portato dritto dritto alla piccionaia arrostita. Cosa c'è di meglio di una scopata in un ex covo di vampiri? E poi, per una volta, l'avremmo fatto al coperto, con la pioggia di ieri ce n'era davvero bisogno.
Insomma... arriva la metamorfosi. Il cane comincia a sussultare. Io collego l'iPod alle casse portatili e lancio Beneath the Remains, dei Sepultura. Pochi minuti ed eccolo... davanti a me, nudo, forte, enorme, spettacoloso.
Io... ovviamente... mi sono cavata tutto di dosso.

Ed ecco arrivare il Primo con il suo esercito di vampiri mutanti. Già! I non-morti. Quelli con la coscienza. Proprio come Mara, solo che hanno assaggiato il sangue fresco, umano, e ora non possono più farne a meno. Ci beccano sul più bello. Quanti? Uno... Due... Tre... Quattro... e poi ci sono pure le Dive. Oddio! Sono proprio le Dive! Chiara e Lara... Sono proprio loro!
Io e Angel ci alziamo. Il suo pisello è ancora dritto come l'asta di una bandiera... che spreco, cazzo! "Io li sbriciolo come fossero grissini, lo giuro!", penso.

Parte Enemy of God, sono i Kreator. Perfetti per l'occasione. «Disturbiamo?», chiede il primo. Lo guardo. Lui sorride sornione «Che bella accoglienza - dice sarcastico - Non sapevo volessi mettere a nudo tutti i tuoi complessi nei miei confronti...».
Le Dive si fanno avanti «Clara - ridono di gusto - Siamo davvero felici di vederti... così!».
"Lesbiche di merda!", penso "Fatevi sotto brutte stronze...".
Il Primo chiude gli occhi.

Le Dive scattano verso di me. Sono velocissime. Neppure le vedo arrivare. Angel viene proiettato a terra senza accorgersi neppure di essere stato colpito. Lara osserva vogliosa la sua erezione, che lentamente si affloscia. Io non mi muovo di un millimetro. Chiara mi ha colpita, ma è rimbalzata come fossi... un fottuto campo di forza dell'Enterprise. Sorrido. Ecco gli Slayers, è il mio momento e... Chiara: I hate you!
Al dito ho l'anello di Mamma (o cazzo! L'ho chiamata Mamma?).
Lei mi guarda incuriosita. Io inclino la testa, e senza che lei se ne accorga, ha il collo spezzato. Il suo corpo si affloscia al suolo ma non si trasforma in polvere. La calpesto con indifferenza. Le sue ossa si sbriciolano sotto il mio peso. Guardo Lara «Fatti Sotto».
Angel si alza. Colpisce. E' forte. Lara vola a terra senza riuscire a difendersi.
«Lasciamela!».

Lui annuisce e si dedica agli altri due. Il Primo ci osserva. Io prendo Lara e la sollevo come fosse un fuscello. La sollevo. Mi sento Hulk Hogan che affronta Tiger Mask sul ring. Non ho mai visto una puntata di Wresling alla tele ma... mi sento ispirata! La lascio cadere con la schiena sul mio ginocchio. No... La proietto con tutta la mia forza sul ginocchio. Il suo corpo si spezza letteralmente in due. La vedo sussultare a terra. Le gambe alla mia destra. La testa alla mia sinistra. Sbava come una lumaca. La afferro per le orecchie e faccio cessare le sue pene. Ecco Postmortem.
Avanzo verso il primo. Lenta. Poi veloce. Poi lenta. Proprio come fanno gli spiriti nei film dell'orrore. Sto giocando con poteri che non conosco, ma che l'anello mi dona. Grazie mamma!
Passo a fianco ai due vampiri che lottano con Angel, ne afferro uno passandogli di fianco e lo scaglio contro la parete. Sfortunatamente viene trafitto da una trave che sporge per metà dalle macerie. Rimane infilzato come uno spiedino. Angel stende quello che rimane.

«Ora tocca a te!».
Il Primo mi guarda. Ride. Dice che è ancora presto. Ma che questa serata gli è stata utile. Mi saluta con inchino, e scompare. Before I Die dei Mushroomhead, per la prima volta, mi sta sulle palle. Però questo cazzo di anello è davvero un portento.

Mi giro verso Angel «Dove eravamo rimasti?», lui ride, si avvicina, fa in tempo a darmi un bacio, e poi crolla al suolo preso da spasmi... cinque minuti ed è di nuovo un cane. Che stronzo!

Oggi? Ho avuto i maroni girati per tutto il giorno. Non ho cagato nessuno. A scuola me ne sono stata zitta. Il pomeriggio ho menato le mani allenandomi con Tommy e Frate Tac. Piove. Non smette di piovere. Che Cazzo!


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

martedì 27 novembre 2012

Day 27

Mi guardo allo specchio. E' primo pomeriggio. Fuori Piove. Angel è rintanato nella sua cuccia. Madre è di sotto che legge. Sono nuda. Trust dei Megadeath alle orecchie. Sono cambiata molto da come mi ricordavo. Sono sempre stata pelle e ossa. Un fisico da modella, piatto, tipo una tavola da surf. Ora sembro una culturista, anche se i muscoli mi hanno dato una certa armonia e non mi hanno trasformata in un uomo con la vagina. Tutt'altro. Sono... sexy. Non avrei mai detto che un giorno avrei usato questa parola su di me.
So che piaccio. Jake, Alex, Tommy e Angel ne sono una conferma. Ma io non mi sono mai piaciuta. Ora, però...
Al dito porto l'anello. Ci gioco spesso. Me lo rigiro e rimiro. Wild Child dei W.A.S.P. subentra con un ritmo che mi carica. E' ora di vestirsi. Fa freddo. 
Intimo rosa, calze con la riga nera e qualche buco su coscia e polpacci. Gonna lunga, con lo spacco, un po' zigana. Anfibi. Un corpetto bianco che lascia in vista l'ombelico. Giacca di pelle. Un foulard grigio e nero con alcuni tribali in argento. Girò un po' su me stessa, è parecchio che non faccio attenzione a quello che indosso. Poi scendo di sotto.
Becco mia madre in cucina. A Touch of Evil dei Judas Priest mi travolge. Lei mi fa cenno di sedersi. Mi mostra un album di foto. Lei è giovane. Anche mio padre. Avranno la mia età. Sono abbracciati, non in modo romantico, piuttosto come fossero compagni di ventura. Al loro fianco ci sono volti che non conosco. Lei me li indica con l'indice.
«Questa è la mia migliore amica. Una strega potente come non potresti mai immaginare. Ora vive in Inghilterra. Ci credi? Parla con le piante. Dice che l'intero pianeta è un'essere vivente e senziente». Il dito si sposta «Questo è il vampiro che ti dicevo - dice - davvero temibile, spietato. Però aveva una cotta per me».
«E' lui che...», Madre mi interrompe annuisce. Il dito si sposta «Il mio osservatore. faceva il bibliotecario, era di origine inglese». Johnny Be Good interpretata dai Priest mi è sempre piaciuta.
Osservo meglio la foto e scopro che è scattata nel cimitero di... «Sunnydale», sembra leggermi nel pensiero «Proprio come nella serie TV, più o meno - ride - Whedon mi ha pure fatto fare la comparsa in un paio di puntate della prima serie. Un tipo geniale!».
La guardo stupita. Lei mi pare più bella che mai. Come ho fatto a venire fuori così rospo? «Ovviamente il telefilm è molto romanzato. I mostri, i militari, e tante altre cose sono state inserite per mantenere alta l'audience - aggiunge - Ma la base è tutt'altro che inventata».
Annuisco.
«Ci siamo trasferiti in Italia quando abbiamo saputo di un'altra porta dell'inferno - spiega - tu non eri ancora nata, ci abbiamo messo parecchio prima di trovare Padre Vincenzo, e...».
«Se la cacciatrice sei tu - chiedo all'improvviso - perché tutti se la fanno con me?».
«Non lo so», risponde e butta fuori un sospiro frustrato «In teoria non esistono due cacciatrici contemporaneamente. Io però sono morta e risorta. Forse Kaley... Oh Dio, Kaley...».
Parte Wasted Years degli Iron Maiden. Nella serie Kaley è Faith... ma non posso credere che sia tutto vero!
«Non la vedo da quando abbiamo lasciato la California - ora sta piangendo - Era come una sorella per me!».
Ok! Ho capito. Faith... ehm, Kaley è morta. E io sono diventata cacciatrice! Che sfiga!
«Cosa dobbiamo fare?», chiedo.
Lei scuote lentamente la testa «Non lo so. Cosa dice Padre Vincenzo?».
«Che dobbiamo aspettare una loro mossa...».
Madre annuisce «Ce l'hai ancora l'anello?», glielo mostro «Bene!».
«Dobbiamo trovare il modo di eliminare il Primo - dice - di solito i vampiri si vantano parecchio, si credono molto più potenti di quanto sono in realtà! - sorride - Non sai quanti ne ho conosciuti che si definivano 'Il Primo'», la guardo negl'occhi e scorgo le lacrime. So che vuole liberarsi di me per fare una cazzo di telefonata alla sua amichetta americana, ma allo stesso tempo si sente in dovere di mettermi in guardia, e magari quel senso di dovere è un barlume di istinto materno... chissà!
«Lo faremo fuori!» affermo alzandomi in piedi. Lei mi guarda. "Dove vai?", pensa.
Io mi avvicino alla porta. Prendo l'ombrello che fuori viene giù il mondo. Apro «Sono di ronda con Angel...», esco e mi chiudo la porta alle spalle. 
Il cane esce dalla cuccia e mi guarda scocciato «Non fare il rompicoglioni - dico - c'è un lavoro da fare». In casa sento la voce di mia madre. Sento i singhiozzi. Bang your Head mi annuncia l'arrivo dei Quiet RiotChe palle questi vampiri del cazzo!


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

domenica 25 novembre 2012

Wishlist

La lista dei desideri cantata dai Pearl Jam. Lo sapete quanto costa mantenere una Kawasaki Ninja? E non ho neppure il tempo di trovarmi un lavoro. Devo dare la caccia ai vampiri, devo tenere al guinzaglio Mara (che sta meglio e finalmente accetta sangue animale); devo portare a pisciare Angel a notte fonda; devo placare i bollori di Meddy e Tommy (prima o poi si faranno beccare da un vampiro nel bel mezzo di un amplesso); devo evitare che G.I. Joe vada in giro con il suo mitra; devo tirare fuori informazioni da Frate Tac... e devo pure allenarmi. Il Primo è là fuori, sento che presto dovrò affrontarlo, e sia i pronostici, che le profezie, non mi sono favorevoli...


venerdì 23 novembre 2012

Day 26

Che settimana di merda. Mara è ancora 'sotto osservazione'. E' preda di una forte crisi d'astinenza. Sembra una tossica. Urla, si dibatte come una indemoniata, disfa tutto ciò che le capita a tiro. Sente l'odore del sangue. Ne ha bisogno. E sente anche il richiamo del Primo.
Quello stronzo non crea dei banali vampiri. Quello crea dei mostri. Lascia loro la coscienza che avevano quando erano in vita, li rende suoi schiavi, e solo col sangue riescono a placare le loro immense sofferenze. 
Frate Tac dice che è simile a quando si è innamorati ma non corrisposti. Si sente una voragine nello stomaco. Si sta male. E si mangia in continuazione, specie dolciumi, per cercare di colmare quel vuoto. Ma il vuoto non è nello stomaco, è nel cuore. Ai vampiri creati dal primo capita la stessa cosa. E col tempo, questi diventano spietati come nessun'altra creatura al mondo... esattamente come un innamorato non corrisposto.
Sarà! Io so solo che sono tre notti che non dormo. Facciamo a turno, ma anche quando non tocca a me, le urla di quella indemoniata non mi fanno riposare. Ci sono momenti che vorrei spalancare la porta della cella in cui l'abbiamo rinchiusa, piantarle un bel paletto nel petto, e farla finita. Se non lo faccio è solo perché lei è ancora cosciente ed è ancora Mara... non è un'essere risorto dalla tomba come i normali vampiri. Lei è mutata che era ancora in vita. Ho pietà di lei. Ho bisogno di lei. Potrebbe essere l'alleato che cerco.
Penso alle parole di mia madre. Penso a cosa devo fare per uccidere il Primo. Penso che avere un vampiro nel mio gruppo di strani potrebbe essere una svolta. Già ho un licantropo e un prete, il vampiro manca proprio all'appello.
Tengo gli Stones a tutto volume. Sympathy for the Devil ha tutto un'altro sound quando lo si ascolta in chiesa. Frate Tac mi lascia ascoltare la musica, ma non permette che certe note raggiungano le orecchie di Maria, per cui ho deviato su una playlist molto più soft di quelle solite.
Tommy, Meddy, e Angel fanno la ronda per conto mio. Hanno il compito di perlustrare e basta. Se ci sono rogne devono chiamarmi. Io rimango in chiesa con Frate Tac e G.I. Joe. Per tenere a bada Mara c'è bisogno di forza bruta. E poi sono convinta che Mara non è stata vampirizzata per caso.
Ho avvisato anche Padre e Madre. Loro sanno come difendersi, anche se è parecchio che non lottano contro quei mostri. Sono un po' preoccupata per i parenti lontani. A loro non posso certo raccontare di chiudersi in casa a doppia mandata perché c'è un Vampiro con la 'V' maiuscola e la faccia da stronzo che dà la caccia a tutti i miei cari.
Cocaine aleggia nell'aria. Non quella di Clapton... E' Hendrix; uno dei più bei regali del mio periodo londinese. Frate Tac e Mara non apprezzano, ma Walmer, il mio G.I. Joe personale, sta ballando lungo la navata della chiesa. E' una scena che non capita tutti i giorni di vedere.
Mezzanotte! Cazzo. Devo dormire un poco. Io ascolto musica e guardo un uomo di mezz'età che balla, mentre di là una mia ex compagna di classe grida e pretende sangue umano. Frate Tac gli dà solo sangue di maiale «Dobbiamo abituarla - dice - servirà a placarle la sete». E' come la cioccolata al posto dell'eroina. "Prova con la Nutella", penso mentre mi giro sotto questo panno che puzza di naftalina. 
Guardo lo schermo del computer e penso che il sabato non arriverà mai.
Sono stanca di scrivere. Sono stanca di vivere a questo modo. Ogni tanto chiedo a Meddy se si ricorda com'era la nostra vita prima di tutto questo. Lei mi risponde che in quella vita non aveva un fottuto ragazzo e doveva placare le sue voglie con le dita della mano. Ha ragione pure lei. Ma io ho il peso di responsabilità che mi sono state affibbiate da non so cosa. E mi sento una merda. E ho il fantasma di Alex che mi tormenta. Lei ha Tommy. Io, per una sana scopata, devo aspettare il vent'otto di questo mese. Cazzo!
Mara... giuro che se non smetti di urlare, ti sgozzo!


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

lunedì 19 novembre 2012

Night 11

E' tutto il weekend che mi rigiro tra le dita questo cazzo di anello. Mia madre non si sbottona. «Il potere si rivelerà quando sarà necessario - dice - vedrai...». Il fatto è che le sue parole mi hanno rincuorato parecchio, e mi hanno pure dato qualche speranza... forse c'è un modo per non dover crepare per il bene dell'umanità, forse. Immagino dovrei far innamorare un vampiro... proprio come accadde a mia madre. Oppure basta un licantropo?
Che cazzo di pensieri di merda!

Ho preso la Ninja, questo sabato e ho abbandonato Tombe. Sono andata fino in cima al Corno. Non è la prima volta. Immagino che lassù non ci siano vampiri del cazzo. Sad but True. Fanculo anche gli Anthrax. Lassù riesco sempre a trovare la serenità. Però in questo periodo di merda, tra nebbia, pioggia, e le prime nevi, rischio di trovare gli impianti aperti e un nugolo di cazzoni in tute sgargianti che buttano soldi per fare su e giù per la montagna, che ovviamente è stata rasata a zero appositamente, con tanto di alluvioni, smottamenti e quant'altro come controindicazioni trascurabili.

Ho atteso domenica sera per tornare a Tombe. Ho dormito in un sacco a pelo nel bel mezzo del nulla. Tanto, a una come me, neppure il cinghiale più stronzo si avvicina di sua spontanea volontà. Il Cellulare spento. Solo l'iPod come rappresentante del mondo tecnologico. Stamattina, quando l'ho acceso, ci ho trovato almeno un centinaio di messaggi di Meddy, una decina di Tommy, diverse chiamate di Frate Tac, due di mia madre e... persino una di mio Padre. 
Vi dirò: Non mi è accaduto proprio un cazzo!
Ho respirato aria pulita. Me ne sono fregata del mondo. Persino di Angel, che immagino si sia preoccupato, ma in forma canina non è che possa fare molto. 
Sono tornata alla civiltà solo quando i Pantera mi hanno dedicato la loro Symphony of Destruction.

Domenica sera. Cielo plumbeo. Neppure una fottuta stella in cielo. Non sono tornata direttamente a casa. Sono andata da Walmer in cerca di un guru spirituale. E lui mi ha accolto, come sempre, a braccia aperte, e canne accese.
Ci siamo messi nel suo bel porticato, a guardare i campi grigi autunnali, e i resti dell'Albero dei Corvi. Lui fumava. Io pure.
«Quanto durerà ancora?», mi ha chiesto.
«Non ne ho la più pallida idea - dico buttando fuori una nuvola di voisapetecosa - Frate Tac dice che dobbiamo aspettare Natale».
«I Maya sapevano tutto già dal principio...», dice lui.
«Non ti ci metterai pure tu con quelle cazzate!», la mia non è una domanda.
Lui scuote la testa e soffia in aria. I Sepultura espellono Roots Bloody Roots nelle mie orecchie quando intravedo una sagoma nera all'orizzonte. Faccio un cenno a Walmer.
«Guai in vista?».
«E' meglio che vai dentro...».
«Ti do una mano», dice lui col suo solito sorriso.
Gli faccio notare che le granate sono ormai finite da un pezzo. Lui fa un'alzata di spalle «Ho ben altro nel mio arsenale».
«Ma chi cazzo sei? Un G.I. Joe?».
Lui ride sonoramente. Io rimango seria.
«Mi metto di sopra con la MG - dice - Se hai bisogno ti aro il terreno senza aratro, con quel gioiello».
«Vedi di non trasformarmi in uno scolapiatti...».
Lui annuisce. 
Entra, sale le scale. Io attendo all'ingresso. L'ombra si avvicina. Si muove in maniera... claudicante... sembra uno Zombie. "Merda!", penso "Non salteranno fuori pure i morti viventi, vero?", guardo verso la luna ma trovo solo nuvole del cazzo.
Scendo i due scalini che mi separano dal terreno. Lo 'zombie' è oramai a una decina di metri da me. Ecco Prophecy dei Soulfly. L'ombra cade a terra. Alza una mano. Chiede aiuto. Cazzo! E' Mara.
Corro da lei. E' stata morsa. E' semi-svenuta. La raccolgo. Grido a G.I. Joe di aprire quella cazzo di porta. Mara ha il respiro pesante «Non mi morire adesso, brutta stronza!», le impongo.
La adagio sopra il divano. Il sangue lo macchia. G.I. Joe bestemmia. Io tampono la ferita con la mano «Renditi utile soldatino del cazzo!».
G.I. Joe scompare, e ricompare con tutto ciò che serve. Io però non so che fare. E' stata morsa da un fottuto vampiro. Si trasformerà? Devo ammazzarla. Devo succhiare il sangue dal morso come si fa con le vipere? Che cazzo devo fare? Ci vorrebbe Frate Tac.
G.I. Joe mi legge nel pensiero. Prende il cellulare e compone il numero del prete. Io intanto succhio sangue e lo sputo nella fruttiera. Lo faccio per dieci minuti buoni. So che è una stronzata. Ma non mi pare di avere altre soluzioni. Quando mi rompo le palle di succhiare, tampono la ferita con cotone e garze. Cerotto tutto. Prego. Lei è svenuta, per la miseria. Ora che faccio? Se muore mi tocca vegliarla finché non si trasforma. E domani c'ho la scuola. Che palle!
G.I Joe mi avvisa che il prete sta arrivando. Studia Mara e dice «Ce la farà?».
Che cazzo di domanda!
Mi avvicino al suo viso e sento che respira. Per lo meno non sta morendo.
«Dici che diventerà un vampiro?».
Altra domanda del cazzo.
«Aspettiamo Frate Tac e vediamo che fare...», è l'unica cosa saggia da fare, probabilmente.
Lui annuisce.

Ora sono in classe. Cazzeggio durante un'ora di supplenza. Sembra che la professoressa di Matematica si sia presa una brutta influenza. Le Dive mi squadrano come fossi colpevole di chissà quale reato. Sono stata io, stamattina ad avvisare gli insegnanti che Mara non sarebbe venuta. Da quel momento le due Barbie Troia non fanno altro che confabulare e lanciarmi occhiatacce. Tommy, invece, si è incollato al mio culo e pretende di avere ragguagli. Che palle. Mara è a casa di G.I. Joe. Dorme. Il soldatino mi ha assicurato che se cambia qualcosa mi farà uno squillo. Anche Frate Tac è in attesa.
Madre e Padre, invece, sono tranquilli. Ho questo cazzo di anello magico con me... Si fottano pure loro! Ascolto Burn dei Throwdown e aspetto che finisca questa cazzo di ora. Devo andare in canonica ad allenarmi.


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

giovedì 15 novembre 2012

The Ring

L'anello che mi ha dato mia Madre. E' lo Swarowsky che avevo visto. Da quello che ho capito, l'oggetto è solo un mezzo per trasportare il potere da una cacciatrice a un'altra. Poteva usare anche uno di quegli anelli che si trovano nei sacchetti delle patatine... ma questo è molto più figo. Grazie Mamma (che non ci prenda l'abitudine a chiamarla così!).

Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli. (cit. Il Signore degli Anelli)

mercoledì 14 novembre 2012

Night 10

Ieri notte, come al solito, stavo uscendo dalla finestra della camera per la ronda notturna. Angel mi attendeva fremente, ma Madre mi ha beccata che ancora era a cavalcioni sulla finestra.
La porta della camera si è aperta timidamente. Non me ne ero neppure accorta, all'inizio. Stavo facendo cenni ad Angel di stare zitto. Lei è apparsa nel riquadro illuminato del corridoio. Teneva in mano uno strano gioiello. Lo stringeva come fosse l'unica cosa che avesse valore per lei. Era The Darkest Hour dei Megadeath, o forse la mia. Quella visita non presagiva nulla di buono.
«Stai uscendo?», mi chiede timidamente.
Ammetto che mi sarei aspettata un urlo, o una ramanzina. La scena perfetta sarebbe stata con Padre e Madre sullo specchio della porta che mi appendono al muro come fossi una condannata a morte già in attesa del patibolo. E invece no!
Fa un passo avanti e mi chiede se posso aspettare ancora qualche minuto, prima di uscire, che mi deve dire qualcosa di importante.
Madre ha un viso... colpevole. Mi convince. Rientro e chiudo la finestra. Lei sorride. Mi porge il gioiello... scopro che è un anello, sembra uno Swarowski che ho visto in Via d'Azeglio qualche tempo fa. Lo rigiro tra le dita e provo a metterlo. Calza perfettamente.
«Devo... - esita - dirti qualcosa», dice sedendosi sul mio letto. Io mi appoggio al muro, sono ancora sospettosa, ma la sto a sentire. Mi trovo di fronte a un qualcosa di molto simile alla complicità madre-figlia che non ho mai vissuto in tutti i miei 16 anni su questo merdoso pianeta.
Ace of Spades dei Motorhead ci avvicina. Che cazzo sta succedendo?
«Ultimamente la tua roba da lavare è sempre macchiata di sangue», dice. Io osservo le mie fasciature. Le busco parecchio in questo periodo. Non mi pare di essere tanto in gamba come cacciatrice.
«Ti assicuro che non è come pensi...», perché diavolo sto cercando di difendermi? A Madre non è mai fregato una minchia di me.
Lei scuote vistosamente la testa. I suoi capelli biondi, ingrigiti dall'età, si ravvivano per qualche istante «Lo so - aggiunge - non volevo fare... farti una predica». Inspira. Espira. Inspira. Cala il silenzio. Poi «Quando avevo la tua età capitava anche a me», dice.
Io raggelo. 
All'improvviso tutto coincide. Le litigate con Padre. Quelle frasi sentite attraverso le pareti. I misteriosi incontri tra lei e Frate Tac. Cazzo!
«Sei una cacciatrice, vero?».
Non mi lascia il tempo di rispondere «Speravo non ti accadesse. Speravo che qualcun'altra... ma i presagi c'erano tutti. Ho ignorato volontariamente le visioni, gli incubi, i segnali... - dice senza prendere fiato - Alla fine Papà mi ha convinta a portarti qui, a farti incontrare Padre Vincenzo, così che tu fossi preparata nel caso...».
«Tu... tu sapevi?».
Madre annuisce. Silenzio. Io la guardo. Lei mi guarda.
«Sono stata cacciatrice, molti anni fa. In America. Ero... - sospira - la più forte!».
Non posso pensare ad altro che a «Buffy
Lei fa cenno di no. Poi di sì. Poi nega di nuovo «Quello è un telefilm per teenager... Ma sì, - aggiunge - è vero che si ispira a me».
«Sunnydale non esiste...», dico.
«Esisteva, non si chiamava così, ma esisteva».
«Hai sconfitto i demoni...», non riesco a respirare.
«Sì».
«Sei sopravvissuta?».
Lei sorride sarcasticamente. «Sì, no - dice - Sono morta. Una mia amica, una strega potente, mi ha resuscitata. E allo scontro finale, quello che ha distrutto Sunnydale, sono sopravvissuta perché qualcuno si è sacrificato al posto mio...».
Ho visto la serie. So com'è andata a finire «Un vampiro...».
Madre annuisce. Cazzo!
Cala il silenzio per qualche minuto. Poi lei dice «Sei nei guai, vero?».
«Sì». Tremo. Parlo rapida «La porta dell'inferno è aperta. Il Primo scorazza per Tombe. I vampiri sono ovunque e sembrano più forti che mai...».
Lei assorbe tutto quanto. Dice che Frate Tac l'ha tenuta informata. Dice che mi serve quell'anello. E' potente. Ma ci devo stare attenta, perché se mi viene sottratto potrebbe... donare poteri ben superiori ai vampiri. Annuisco.
La guardo «Mamma?», credo sia la prima volta che la chiamo così. Noto una lacrima scendere sulla sua guancia, ma lo sguardo è solido, da cacciatrice «Ho paura - dico - Frate Tac dice che ci vuole il mio sangue per chiudere la porta dell'inferno.»
Lei annuisce. Before I forget (Sic)nesses dei Slipknot mi travolge. Tremo.
«Devo morire? E' questo il mio destino?».
«Non è detto - lei sorride in maniera ambigua - Oppure sì, devi morire...».
La fisso con occhi fuori dalle orbite. Ora mi cago davvero in mano.
«Ma non per troppo tempo...», lei sorride. Io non posso fare a meno di correre in bagno, vomitare l'anima, sedermi sulla tazza e guardare quel cazzo di anello mentre parte Only one.


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

domenica 11 novembre 2012

Night 9

Ascolto Angel dei Massive Attack mentre scrivo queste poche righe. Lui è fuori. Lo vedo fissare la mia finestra ritto davanti alla sua cuccia. Non oso guardarmi allo specchio. Devo essere ridotta davvero male. Questa settimana le ho buscate un po' troppo spesso, e comincio a credere che non riuscirò a sopravvivere ancora a lungo. Sono davvero a pezzi. 

La squadra di calcio di Tombe, oggi, si è presentata in canonica subito dopo la partita. Hanno perso per l'ennesima volta. Da quando Tommy non fa più parte del loro gruppo non sono più in grado di ottenere neppure un banalissimo pareggio con l'ultima in classifica, e probabilmente stanno scendendo rapidamente tra le grandi per andare a ricoprire proprio quella posizione.

Ci hanno urlato dal centro del cimitero. Hanno preteso che Tommy uscisse. Hanno tentato di convincerlo. Io mi stavo addestrando con Frate Tac. Angel abbaiava furioso. Lui è uscito assieme a Meddy (che ormai è qui  ogni weekend e passa più tempo con lui che con me). Ascoltavo Black dei Pearl Jam, roba tranquilla. Avevo bisogno di relax, di serenità, di liberare la mente da ciò che mi era capitato nei giorni precendenti. E per la prima volta il prete approvava la mia scelta musicale.

Lui è uscito. Dalla canonica si sentiva tutto. La squadra al completo pretendeva che lui ci mollasse per tornare allo sport. Tommy diceva di no, i giocatori si facevano più arrabbiati. Tra loro, soprattutto, l'allenatore era quello che urlava di più.
C'era anche un nugolo di curiosi, rimasti al di là del muretto del cimitero. Tutti gli occhi erano puntati sulla schiena dei giocatori, e negl'occhi di Tommy. Poi c'è stato un rumore sordo. Io e Frate Tac ci siamo allarmati. Angel sembrava impazzito. Per cui siamo usciti...

Lara, Mara e Chiara erano affacciate al cancelletto che conduceva al cimitero. Dietro di loro c'era la folla. Io avanzo fino ad affiancare Tommy. Gli chiedo «Che succede?» e lui mi indica l'allenatore. Tra le mani ha un crocifisso. Deve averlo divelto da una delle tombe disposte nel terreno. Ha un ghigno strano. Continua a ripetere che, se Tommy non rinsavisce, allora Tommy non deve neppure sperare di sopravvivere. Gli fisso gli occhi. Non sono occhi normali. No, per niente. Faccio un cenno a Tommy «Allontanati - sussurro - Quello è un...», non faccio in tempo a terminare che il tipo avanza contro di me. Mi definisce 'Stronza Puttana Cacciatrice'. E' veloce come un fulmine, e per proteggere Tommy finisco per prendermi il crocefisso proprio sul naso. Volo a terra, a qualche metro da tutti quanti «...Vampiro», sussurro.
Anche gli altri calciatori si fanno avanti. Frate Tac è preparato. Impugna la solita doppietta. Il cielo fa schifo. Ha piovuto per tutto il weekend. Ora sembra voler ricominciare e i Guns me lo suggeriscono con November Rain. Mi alzo e sputo saliva misto sangue a terra. L'allenatore ghigna soddisfatto.

Sento esplodere un colpo. Uno dei calciatori vaporizza in un istante. La folla grida, scappa in ogni direzione. Una cosa è assistere a una rissa, un'altra è scoprire che le persone care, colpite da un fucile, si trasformano in una nuvola di cenere, e non in un cadavere sanguinante. Scappano tutti. Rimane solo un tizio scuro, in ombra, che osserva. Lo noto subito mentre paro qualche colpo dell'allenatore. E' il fottutissimo 'Primo'. Tutta questa manfrina dev'essere farina del suo sacco.

Undici contro uno... forse due, contando il fucile di Frate Tac. Tommy invece è già steso a terra e costretto a difendersi da due terzini affamati di sangue. Io ho il mio bel daffare, per cui grido ad Angel di attaccare. Il cane tira come uno stronzo, spezza la catena, e si tuffa sui calciatori che tentano di succhiare linfa da Tommy. Meddy si ripara alle spalle di Frate Tac, che spara il secondo colpo.

Calcio all'inguine. Io non ho i maroni ma fa un fottuto male lo stesso. Mi piego. L'allenatore mi scaraventa la croce sul cranio. Crollo al suolo. Vedo rosso... rosso sangue. I Blitz Kid mi sussurrano di non morire con Never Die. Rotolo su me stessa, estraggo 'Pungolo', faccio leva sull'avambraccio e mi rialzo. Corro e balzo sull'allenatore, che è massiccio e lento nei movimenti. Gli atterro sulle spalle. Lui si sbilancia e crolla al suolo. Io gli pianto un ginocchio sulla schiena e lo passo da parte a parte con 'Pungolo'... lui svanisce. Con Got The Time gli Anthrax mi annunciano che ora tocca a me.

Conto il numero di avversari. Erano dodici, ora ne vedo sei, più l'ombra che osserva da lontano. Frate Tac ricarica e spara. Cinque. Attacco come una vipera. Corro verso una coppia, mi getto in scivolata e li atterro spazzando il terreno fra le loro gambe. Poi ruoto su me stessa e colpisco: uno, due, adiós pendejos.
Tre. Qualcosa mi afferra alle spalle, mi solleva, mi lancia verso il muretto. Sento l'impatto col terreno. Le mie ossa scricchiolano tutte quante. Rotolo nella polvere, sbatto contro il cemento. Il ghigno del 'Primo' è a pochi passi da me. Penso mi attacchi. Non riesco neppure a tenere gli occhi aperti. Ma poi non accade nulla. Mi alzo e lui non c'è. In compenso Frate Tac ha lanciato una granata. Bum! Gli ultimi due se ne vanno in cenere.
Mi alzo a fatica. Painkiller dei Judas Priest mi ricorda di passare in farmacia prima di tornare a casa. Zoppico verso i miei compagni. Nessuno di loro mi osserva. Tutti guardano verso un punto preciso, il cratere dove la granata ha fatto piazza pulita (nota a margine: devo ringraziare Walmer per il suo supporto logistico!). Lì, in quel punto, c'è 'Il Primo'. Mi fissa. Lo fisso.
«Hai degli alleati, cacciatrice - dice - Ma non ti serviranno quando il momento giungerà», con un dito aguzzo indica prima Frate Tac, poi Tommy, poi Meddy, quindi me «Il tuo destino è già scritto - conclude - e io sono qui solo per ricordartelo».
Batto le palpebre. Un'attimo prima era lì, un attimo dopo non c'era più. Cado sulle ginocchia. Tutti accorrono. Vedo i loro sguardi preoccupati. Sento il sangue sulla pelle. Sento le ossa doloranti. Sento di stare per cedere. Frate Tac mi prende in braccio e mi porta dentro «Che cazzo ha detto quello stronzo?» chiedo con un filo di voce.
Frate Tac non risponde. Mi adagia su una panca. Da quel momento non ci ho capito più nulla, fino a una mezz'ora fa, quando il dolore mi ha svegliato da uno strano incubo. Ma ora non ho voglia di raccontarvelo. Per cui... passo e chiudo.


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

giovedì 8 novembre 2012

Day 25

Oggi pomeriggio Walmer ci ha chiamati. Io e Frate Tac, dopo la scuola, abbiamo raggiunto il contadino all'albero dei corvi. L'albero era a terra, pareva carbonizzato, morto, defunto. I corvi gli giravano attorno come fossero avvoltoi che attendono di potersi sfamare di una carogna.

Alle orecchie avevo They Were Eagles, dei Celtic Frost. Mi sono avvicinata all'albero e ho notato che le radici erano fuoriuscite dal terreno. I ricordi dello scontro con 'Il Primo' si sono fatti subito vivi. L'esplosione della granata. La sua risata. La rabbia, la frustrazione. Mi sentivo sconfitta in partenza.
Frate Tac osservava l'albero. Lo accarezzava «E' uscito».
Che cazzo di osservazione. Sa benissimo che mi sono già scontrata con lui e che mi ha battuta come fosse una massaia col suo panno. Walmer ha con sé una tanica di benzina. Io lo guardo mentre comincia a cospargere il terreno con il liquido.
«Se bruciamo l'albero - chiedo - poi come lo intrappoliamo?».
«Quando morirà, un nuovo albero crescerà dove verrà seppellita la sua bara», spiega Frate Tac. Annuisco ma ribatto «Non lo si potrebbe bruciare? Così ce lo leviamo dalle palle per sempre!».
Walmer e Frate Tac fanno cenno di no «Il suo corpo non può essere distrutto...».
Mi incupisco. Ground mi tormenta.
«Cosa devo fare?».
I due uomini rimangono in silenzio. A me torna in mente l'immagine della cacciatrice che fu sacrificata per intrappolare nuovamente il vampiro. E che cazzo! Ci sarà un modo differente. Capisco che le legende narrano della sua invulnerabilità, ma nel 2012 ci son cose che quando i vampiri sono nati nessuno poteva neppure immaginarle.
Comincia Nemesis. Io rimango in silenzio.
Frate Tac mi batte una mano sulla schiena per confortarmi «Troveremo una soluzione, vedrai...».
Walmer si avvicina. Mi porge uno zippo con sopra incisi i canini di un vampiro, e una delle sue favolose canne. Il prete ci guarda male. Ma io me ne frego. Se devo morire dissanguata come un maiale, tanto vale non preoccuparsi degli effetti collaterali degli stupefacenti.
Prendo tutto dalle mani di Walmer. Accendo la canna. Libero una nuvola di fumo. Tiro profondamente, quindi passo lo spino a Walmer. Lui mi imita e passa a Frate Tac... che mi sorprende quando fa un tiro e sospira sonoramente.
Ci guardiamo negl'occhi. I corvi gracchiano sopra di noi.
In mano ho ancora lo zippo acceso, lo lancio tra i rami intrisi di carburante.
La benzina prende fuoco immediatamente. L'albero divampa come una pira funeraria. Drown in Ashes ci circonda.
Rimaniamo lì finché le fiamme non si estinguono da sole. I corvi, invece, si allontanano scocciati in cerca di una nuova casa.


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

martedì 6 novembre 2012

Sveglia

Stamani sono stata buttata giù dal letto dai Celtic Frost, con Heroes. Visto che fa caldo e non sembra per nulla un cazzo di autunno normale, la posto pure qui. 


lunedì 5 novembre 2012

Cemetery

Meddy. La solita Meddy. Stamattina mi ha mandato una foto. L'ha scattata come ricordo del suo primo bacio con Tommy. La stronza... io sono qui piena di fasciature e lei pensa a baciare Tommy tra lapidi e crocifissi. E' proprio vero che ognuno si merita solo gli amici che si ritrova... quale migliore amica di una cacciatrice di vampiri potrebbe esserci, se non Meddy?

A ogni modo, la foto qui sotto è quella del cimitero di Tombe, luogo che frequento anche troppo spesso.

Il cimitero dietro la chiesa.

sabato 3 novembre 2012

Day 24

Weekend lungo di Halloween. Odio questa festa del cazzo. Se c'è qualcosa che ha un briciolo di valore, ecco che arrivano gli americani a trasformarla in un happening commerciale privo di spessore. Fanculo i dolcetti e gli scherzetti. Ho i Megadeath alle orecchie. Se qualcuno si presenta alla mia porta... Dling Dlong! 

Ho Head Crusher che rimbomba tra i miei timpani. Halloween era Mercoledì notte, che cazzo volete da me, oggi? Stavo per uscire con Angel per la solita ronda. Lo ammetto... speravo si tramutasse in maschio umano per ben differenti attività notturne, ma sapevo che non era possibile. «La notte di Halloween è sempre la più tranquilla», mi ha assicurato Frate Tac «sono gli umani a girare come mostri»... "e come stronzi" aggiungo io col pensiero mentre Darkness Within, i Machine Head, comincia.

Suona il campanello. Apro con la balestra impugnata e un grugno incazzoso. Mi trovo davanti agl'occhi una Meddy vestita da strega, con lenti a contatto cremisi e lingua nera di liquirizia. «Cazzo ci fai qui?».
Lei saltella come una bimba in preda all'isteria «Faccio festa! Rimango con te fino a lunedì!». 
Guardo oltre le sue spalle e vedo il mio vecchio Scarabeo parcheggiato davanti al vialetto «Stavo uscendo per la ronda...», non faccio neppure in tempo a finire la frase che Tommy gira l'angolo e si avvicina a noi «Che fate di bello, ragazze?».

Nessuno si è mai rivolto a me con l'appellativo 'ragazza'. Lo guardo strano e faccio cenno a entrambi di entrare. Il programma è semplice. Si torna all'albero attraverso il tunnel «Oggi dovrebbe essere un giorno tranquillo - dico - e poi ho qui un arsenale tutto nuovo procurato da Walmer».
I due sembrano del tutto dissuasi dall'accompagnarmi. Dramatic Turn of Events dei Dream Theater si materializza come un fulmine a ciel sereno. Io annuisco. L'ultima volta che sono entrata lì dentro ci abbiamo lasciato un cadavere... il mio Alex... ma è proprio per lui che ho deciso di tornare là sotto. Devo vedere in che condizioni è l'albero perché da fuori sembra sull'orlo della catastrofe.
«Ok, vado solo io - concludo con aria risoluta - voi rimanete all'ingresso a pararmi il culo».
Tommy e Meddy annuiscono all'unisono.
Ci avviamo.

Scendiamo nella sala sotterranea che sbuca nel cimitero della chiesa. Lascio Angel con i miei due compagni di ventura e scendo la scalinata. Mi infilo nel budello con la torcia accesa. Non c'è anima viva... e forse non è la migliore raccomandazione per ciò che sto affrontando. Avanzo spedita. Raggiungo l'albero senza intoppi. Constatazione d'obbligo: l'albero è fottuto. Le radici sono diventate carbone. La bara, o sarcofago, o cofanetto di caramelle Sperlari, o qualunque merda sia è a terra, aperta per metà, e vuota!
Deglutisco!
Mi guardo attorno con la torcia puntata su ogni ombra più scura della normale oscurità. Ho i sensi tirati a mille. Vorrei non essere mai scesa da sola nel canale anale di questo stronzo di mondo. Lo ammetto, mi brucia il culo, voglio uscire. Ogni rumore è...

Sento dei passi. Con Playing with Dolls gli Slayers si fanno vivi nuovamente. Arretro fino ad avere le spalle contro le pareti. Comincio a seguire il perimetro della stanza. Arrivo a una apertura. Non è quella da cui sono venuta. Il rumore si avvicina, è davanti a me. Tengo la torcia puntata ma non si vede nulla. Arretro lungo il tunnel appena scoperto. Mi metto a correre. Mi fermo in ascolto. Torno a correre. Sbuco di fianco a un canale di scolo. Il puzzo è insopportabile. Mi giro. Mi trovo il vampiro a un passo da me. Gli prendo la testa e la schianto contro la parete. Lui sorride. Mi afferra per la vita e mi lancia nel bel mezzo delle acque merdose del canale. Mi sollevo. Mi tolgo una roba densa e sgusciante dai capelli e punto lo sguardo verso l'ombra che si muove rapida verso di me. Salto. Colpisco, cado di schiena nell'acqua. E' un tipo tosto questo 'Primo'.

Sento ridere, è una voce roca e infiammata «Sei una povera illusa, cacciatrice, non puoi vincere contro di me». Mi afferra per il collo e mi solleva. Scalcio. Lui ride. Sento la mia povera spina dorsale scricchiolare. Ancora pochi istanti e mi avrà spezzato in due parti. Con una mano afferro una delle granate di Walmer. Con l'altra infilo un dito nei suoi occhi gialli di cateratta. Il 'Primo' grida. Gli ficco la granata in bocca. Poi spingo con entrambe le gambe sul suo torace e mi libero dalla sua morsa. Cado a terra. Batto la testa. La granata esplode. Rize of the Fenix dei Tenacious D mi rincuora, ma non vedo, non sento, più nulla.

Quando apro gli occhi ho perso ogni cognizione di tempo e luogo. Sono svenuta? Quanto tempo è passato? Ho ucciso il 'Primo'? Attorno a me c'è un puzzo di zolfo che metà basta. Poi sento ridere. Viene da lontano, mi fischiano le orecchie, non capisco bene dove si trovi l'origine di quel raglio schifoso «Sei ingegnosa, cacciatrice!». 

Mi alzo. A tentoni raggiungo la parete. Una spalla mi fa male da morire. Devo avere anche qualche costola incrinata, e un ginocchio ammaccato. Zoppico vistosamente. Quel coglione è sopravvissuto a una granata! Come farò a seppellirlo di nuovo? Le parole di Frate Tac incombono assieme a Native Blood dei Testament... "ci vuole il tuo sangue Clà!".

Dracula o comecazzosichiama se n'è andato. Mi ha lasciata viva come un gatto che gioca col suo topolino. Torno sui miei passi. La torcia è rotta. Avanzo al buio. Attendo solo che quel bastardo si faccia vivo nuovamente. Sono fortunata, probabilmente. O forse il 'Primo' si è annoiato ed è uscito a fare due passi. Non che me ne freghi più di tanto. Sono ancora viva e tanto basta.
Arrivo allo spiazzo che si affaccia sul cimitero. Salgo la scala sulla parete, un passo alla volta, una fitta di dolore alla volta. Quando vedo nuovamente le stelle mi sento felice, e incazzata come una belva. A pochi passi da me Meddy e Tommy amoreggiano allegramente... altro che parare il culo alla cacciatrice. Neppure si accorgono del mio arrivo. 
Mi tocca mandarli a fanculo sonoramente perché si accorgano di me, e delle mie misere condizioni. Che stronzi... loro e i Lynyrd Skynyrd che mi frullano le meningi con Last of a Dyin Breed!


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

martedì 30 ottobre 2012

Night 8

Ieri c'è stata la luna piena. Ero a pezzi. Nel weekend ho lasciato Tombe a sé stessa per andarmene a fanculo sui colli bolognesi. Io, la Ninja, nessun'altro. Ho spento il cellulare. L'iPod alle orecchie a tutto volume. Fade to Black, i Metallica, mi ha condotto fin quasi alla vetta del Cimone. Da lì ho passato tutto il tempo in compagnia dei soliti noti, dagli Slayers, agli Anthrax, fino a un onesto Marylin Manson con il suo nuovo album.

Al ritorno ero più serena. Parcheggiata la moto, ho preso Angel e l'ho portato in giro a pisciare per il paese. Speravo, lo ammetto, di incontrare qualche testa di cazzo succhia sangue. E sono stata esaudita, anche se non è andata come speravo.

L'idea era quella di chiudere la ronda passando da Walmer per un po' di fumo in compagnia. Nei campi ho intravisto un gruppetto di infami. Si muovevano come fossero zombie, non sapevano dove si trovavano, avevano camminato a lungo, ed erano affamati. Quando mi hanno vista si sono subito eccitati. Mi hanno raggiunta in un attimo. Angel ha cominciato ad abbaiare, a mordere, a lottare. Io ho fatto altrettanto. 

Avevo la balestra. Ho incoccato una freccia mentre i Megadeath intonavano Go to Hell. Il vampiro più vicino afferra l'arma, comincia a strattonare, mi scappa il dito sul grilletto. La freccia parte e lo passa da parte a parte, attraverso l'occhio sinistro. Il vampiro indietreggia, barcolla, io strappo la freccia e la pianto nel suo cuore. Uno sbuffo di cenere e avanti il prossimo.
Mi afferrano alle spalle. Sono in due. 
Vengo sollevata di peso e scagliata contro il tronco di un ulivo. Sento il rumore sordo del tronco contro la mia schiena. Un dolore lancinante mi costringe in ginocchio quando tento di risollevarmi. I due vampiri sono sopra di me. Angel si contorce al suolo come fosse preda di una crisi epilettica. Cazzo! Proprio ora doveva trasformarsi in umano? La luna piena brilla nel cielo. L'aria è limpida. Fa freddo, ma non c'è nebbia. Le nostre grida attraversano tutta la campagna ma non c'è nessuno ad aiutarci. I vampiri mi afferrano per i piedi e mi trascinano lontano dall'albero. Scalcio. Sputo. Quando uno si china per tentare di mordermi gli affondo le dita negl'occhi.
99 ways to Die mi attraversa le orecchie. Un secondo vampiro si avvicina. Apre le mascelle. Io gli infilo dentro entrambe le mani e allargo, allargo, allargo, gli sradico la mascella fino a fratturargli la mandibola. Poi gli do un calcio nello sterno. Crack! Colpisco ancora. Crack! Ancora. Crack! Ancora una volta e Puff! Uno sbuffo di cenere mi ricopre. 
Sputo via i resti di vampiro che ho inghiottito. Qualcuno mi afferra per le spalle. Mi solleva di peso. Faccio per ruotare su me stessa per colpire quando mi accordo che è Angel in forma umana. E' nudo come mamma l'ha fatto. Ha i muscoli in tensione e occhi iniettati di sangue. Mi sposta di lato e sferra un dritto sul mento del vampiro che avevo accecato. La testa della bestia collassa. Il corpo scompare in uno sbuffo di cenere.
Lo guardo. Lui sorride. Il terzo vampiro ci osserva intimorito. Raccolgo la balestra e sparo. Lui neppure si sposta. Si lascia attraversare da parte a parte dal dardo, e scompare come i suoi fratelli.
Ce ne sono altri? Pare di no.

Rimaniamo solo io e Angel, la luna piena, il freddo. Lui comincia a tremare. Io lo abbraccio istintivamente. Angry Again parte nelle mie orecchie. Lui mi sfila gli auricolari. Solo due persone al mondo possono farlo senza conseguenze, e sono entrambe morte. Mi sorride e mi stringe. Lo sento baciarmi sul collo. Lo lascio fare. All'improvviso i nervi mi cedono. Improvvisamente mi sento più sola che mai. Lui, Angel, è l'unica cosa che mi è rimasta. Lo stringo. Gli graffio la schiena. Lui mi morde la spalla. Ci baciamo. Ci lasciamo cadere al suolo. La nostra è lotta, amore, sesso. Lui mi prende mi forza. Mi strappa le calze. Io allargo le gambe e lo accolgo tirandolo con violenza dentro di me. Ci rotoliamo. Sbattiamo contro l'ulivo. Gli salgo sopra. Lo cavalco. Ma lui si ribella... mi rivolta... mi prende. Sento scorrere il sangue nelle vene come mai mi era capitato. Tutti i pensieri volano via. La sofferenza scompare. Il dolore scompare. La mia pelle graffiata guarisce sotto le unghie di Angel. Ho lo stomaco che si rimescola come fosse ripieno di farfalle, di pipistrelli, di succhi gastrici in subbuglio. Vengo sollevata, costretta contro l'albero. Presa. La passione sembra inarrestabile. Ho i brividi. Sudo freddo. Le gambe non mi reggono. Afferro i bicipiti di Angel per non cadere. Affondo le mie dita nella sua carne. Lui digrigna i denti, poi mi bacia, mi morde, mi stringe...

Quando ho aperto gli occhi il sole stava sorgendo. I miei abiti erano ridotti a brandelli. Angel, di nuovo cane, era accovacciato accanto a me. L'ho svegliato. Mi ha leccata. Ho riso. Era un freddo bestia. Siamo rientrati a casa in tempo perché Padre e Madre non si accorgessero di nulla. Mi sono lavata, cambiata, e preparata per la scuola.

Durante l'intervallo, ora, tutti mi osservano. Che sentano l'odore del sesso?


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.